L’Italia pareggia contro la Macedonia del Nord, si fa dura per Euro 2024
Non va oltre il pareggio la prima Nazionale di Luciano Spalletti: 1 a 1 contro la Macedonia del Nord, già giustiziere dell’Italia agli spareggi per il Mondiale qatariota.
La partita su un campo definito nel prematch ‘molto difficile’. Italia sfortunata nel primo tempo con il palo colpito da Tonali e un paio di occasioni sprecate da Cristante e Politano, ma in vantaggio a inizio ripresa con Immobile dopo la traversa di Barella. Sembrava tutto in discesa, anche per come gli Azzurri tenevano il campo, ma a 10 minuti dalla fine l’episodio che ha deciso il match: con una punizione dal limite dell’area, la seconda in pochi minuti, Bardhi ha trovato l’1-1 sorprendendo Donnarumma sul proprio palo e complicando terribilmente il cammino azzurro verso la Germania. Ora appuntamento martedì a San Siro contro l’Ucraina, che ha fermato l’Inghilterra sull’1 a 1, in una partita che gli Azzurri non possono e devono sbagliare.
Ed alla prima da c.t. della Nazionale, Luciano Spalletti commenta così la partita di ieri sera: “Abbiamo sofferto sul gioco sporco, dove non siamo stati pronti a creare un blocco squadra. Abbiamo fatto una buona partita, concedendo poco, c’era lo spazio e la tranquillità per poter fare male”. Poi aggiunge: “Dobbiamo ripartire da stasera, dai concetti che ci sono mancati. I video saranno utili, andremo a rivedere quello che è successo. Conta come un allenamento. Poi dovremo cambiare qualche elemento perché questo campo ha lasciato il segno”.
Deluso Ciro Immobile: “Questo è un momento dove bisogna stare uniti. Ci gira così. Oggi abbiamo preso un tiro e un gol, avevamo fatto anche la nostra partita nel primo tempo nonostante il campo brutto. Siamo scesi in campo bene, peccato. Abbiamo avuto delle occasioni, siamo stati bravi a crearle e metterci in condizione di fare gol. Ci tocca rifarci martedì, perché sarà una partita fondamentale”. Stesso mood anche per Sandro Tonali, centrocampista del Newcastle: “Non è quello che speravamo, non è il risultato che volevamo portare a casa. È giusto che loro festeggino ed è giusta la nostra delusione. Ora però dobbiamo rimboccarci le maniche e ripartire, bisogna lavorare e buttare dentro tutto in vista dell’Ucraina”.