“Monday Night” di Serie A: il Diavolo incorna il Toro col solito Rebic e vede l’Europa
Il fattore Ibra continua a far bene al Milan: il “Monday Night” della 24° giornata è nel segno del Diavolo. Fattore Ibrahimovic a parte, tra i rossoneri c’è sempre più un Rebic ritrovato: quinto gol in cinque presenze. Segna ancora una volta l’attaccante croato e il Meazza può far festa. Torino battuto 1-0. Prosegue invece la crisi dei granata nonostante l’esonero di Mazzarri: quinta sconfitta di fila per il Toro. Lo scrivemmo quando Cairo lo scelse come nuovo tecnico: Moreno Longo non è proprio il massimo della vita (2 partite, 2 sconfitte con lui in panchina). Stanno arrivando conferme giornata dopo giornata. Intanto, il Milan continua a scalare la classifica, aggancia Verona e Parma al sesto posto e torna in zona Europa League. Dopo Maldini junior, esordio in Serie A per un altro prodotto del vivaio rossonero: il 20enne difensore Matteo Gabbia.
La partita di San Siro di fatto è stata in bilico soltanto per una ventina di minuti del secondo tempo. Cioè, quando la compagine granata ha preso metri ai padroni di casa; alla fine, però, il Milan ha meritato questo successo, che per quanto visto sul terreno di gioco avrebbe potuto essere ben più rotondo. Dal canto suo invece il Toro deve guardarsi le spalle per non rischiare di essere risucchiato dalle sabbie mobili della zona retrocessione: il Genoa, terzultimo, è soltanto cinque punti più sotto. Sul fronte tattico, mister Pioli conferma il 4-2-3-1 delle ultime uscite: un modulo che ha permesso al tecnico milanista di migliorare la squadra anche nell’approccio all’avversario. Testa bassa, pressione alta, linee corte e avversario ingabbiato nella propria metà campo. Al 25′ il gol vittoria di Rebic, poi controllo del match senza affanno.
Rispetto alla formazione che in Coppa Italia ha sfiorato la vittoria contro la Juventus, stasera mancava solo Calhanoglu costretto al forfait per una lesione muscolare che sarà valutata meglio nei prossimi giorni. E allora spazio a Paquetà, oggetto misterioso brasiliano che non partiva titolare da novembre. Mentre, in casa granata Longo alla fine ha dovuto rinunciare a Verdi, alle prese con l’influenza da qualche giorno. Edera, invece, al debutto stagionale dal primo minuto ha vinto il ballottaggio con Millico e si è piazzato accanto a Belotti dando forma a un 3-5-2 in cui i due attaccanti hanno dialogato poco. In difesa Bremer ha rilevato lo squalificato Izzo; sulla fascia si è rivisto titolare Ansaldi a due mesi dall’infortunio. In tal modo, cala il sipario sul 24° turno di campionato.