Parigi 2024: oro di Ceccon nel nuoto, argento amaro per Macchi nel fioretto

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Un oro e un argento per l’Italia nella terza giornata dei Giochi Olimpici di Parigi. Il nuoto ci regala un’altra medaglia d’oro dopo quella centrata da Nicolò Martinenghi nei 100 metri rana. Thomas Ceccon trionfa in modo strepitoso nella finale dei 100 metri dorso. L’azzurro chiude la gara in 52″00 grazie a una grande rimonta. Battuti: il cinese Xu (52″32) e l’americano Ryan Murphy (52″39).

L’argento arrivato dalla scherma invece è amaro. Filippo Macchi nel fioretto si è dovuto arrendere al campione uscente Cheung Ka Long, al termine di un incontro teso e deciso da una stoccata molto contestata che ha chiuso la sfida sul 15-14 per il rappresentante di Hong Kong.

L’acuto del 23enne nuotatore vicentino. La rimonta di Thomas Ceccon ha dell’incredibile: al termine dei primi 50 metri, infatti, il detentore del record mondiale è in svantaggio di 22 centesimi (25″10), con Xu e Murphy davanti. Ma, la seconda vasca e la bracciata del campione fanno la differenza. Stavolta il crono di Ceccon è di 4 centesimi in più rispetto al suo record del Mondo, ma, questa per lui è la quarta medaglia olimpica; la seconda a Parigi 2024 dopo il bronzo ottenuto nella staffetta 4×100 metri stile libero con Miressi, Conte Bonin e Frigo.

Grande Filippo Macchi nonostante la delusione finale. Applausi per il 22enne pisano alla luce del percorso fatto: un’autentica impresa completata in semifinale dove Macchi ha domato lo statunitense Nick Itkin, numero 2 del ranking. La finale: sfida molto tesa con l’asiatico che prova subito a far pesare la propria destrezza portandosi in vantaggio di due stoccate. Immediata la reazione dell’azzurro per il 5-4. Poi, il ritorno del campione in carica. Cheung è troppo veloce nei suoi attacchi pungenti e così si presenta nell’ultimo minuto della prima frazione avanti di tre stoccate.

La fase decisiva della sfida. Lo schermidore azzurro è comunque meraviglioso e capace di rimontare fino ad arrivare a condurre per 14-12. A quel punto sembrava davvero fatta e invece Cheung è riuscito a recuperare lo svantaggio prima di sentirsi in ben due occasioni nuovamente campione olimpico. L’atleta asiatico esulta in entrambi i casi. Gli arbitri, totalmente nel pallone, decidono di non decidere in quanto le stoccate non sono chiare nemmeno rivedendo le immagini al rallentatore.

Tutto questo ha portato a un terzo tentativo, stavolta decisivo per l’oro che va a Hong Kong. Un terzo tentativo contestato duramente dallo stesso Filippo Macchi e dal suo allenatore. La Federscherma, furiosa, ha presentato una protesta ufficiale per quanto accaduto. Otto medaglie in tre giorni per l’Italia che però scende dal settimo all’ottavo posto nel medagliere con 2 ori, due argenti e due bronzi.