Serie A: l’Atalanta batte la Roma 3 – 1 e torna in corsa per la Champions
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A Bergamo l’Atalanta ha battuto 3-1 la Roma nella 31a giornata di Serie A tornando così in piena corsa per un piazzamento in Champions League. I nerazzurri di mister Gasperini hanno sbloccato il match con Pasalic al 39’. Al 74′ Toloi ha firmato il raddoppio, poi Pellegrini ha riaperto i giochi all’83’. Finale in bilico solo per 46 secondi, poi un brutto errore di Rui Patricio ha spalancato la porta a Koopmeiners. ko per Llorente e Dybala: la Roma ha chiuso il match in 10 e resta a 56, Atalanta a 52 punti.
La soddisfazione di Gian Piero Gasperini che rilancia le ambizioni Champions dei bergamaschi: “Abbiamo incontrato una squadra forte e per riuscire a batterla avevamo bisogno di tutte le componenti, attenzione difensiva e qualità in attacco e abbiamo fatto un’ottima partita – dice – La pressione forte? È una caratteristica nostra e tanti giocatori sono con me da diverso tempo e la copertura degli spazi la conosciamo bene ma quando c’è attenzione per l’avversario è difficile, oggi eravamo molto compatti, anche i centrocampisti sono stati molto bravi”.
Mourinho ha dunque perso uno scontro diretto in chiave quarto posto e commenta: “Pur con i nostri limiti abbiamo fatto un’ottima partita, non potendo togliere gli episodi della partita che determinano un risultato. La sconfitta è arrivata per episodi perché nel primo tempo abbiamo controllato la gara, senza creare ma senza fatica. Il gol di Pasalic è un episodio, ma non siamo stati inferiori all’Atalanta nonostante i tanti cambi necessari. Nel secondo tempo potevamo raddrizzarla, poi però l’episodio di Rui Patricio ha chiuso la gara”.
Nel prossimo turno c’è lo scontro diretto in casa contro il Milan: “Se devo posso giocare io, non c’è problema – ironizza Mourinho – Questo gruppo è unito e nelle difficoltà reagisce insieme. Anche i tifosi sono orgogliosi della squadra, anche stasera che in pratica abbiamo finito in nove ma centrando un palo. È difficile per me criticare questa squadra, giocando coi nostri limiti. Come atteggiamento non posso dire nulla a quelli che hanno giocato. Per alcune squadre quando manca qualcuno è un piccolo problema, per noi è un problema enorme. Smalling è Smalling, c’era Llorente che si stava adattando bene ed ora è fuori anche lui. Magari perdere contro il Feyenoord ci avrebbe permesso di lottare di più fino alla fine del campionato, ma ripeto che sono contento dei ragazzi”.