Sinner positivo al Clostebol a causa di un massaggio: assolto dall’Itia lo scagiona

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Prima la gioia per il successo di Cincinnati poi la tegola per una presunta positività ad una sostanza anabolizzante e infine l’assoluzione. E’ stata questa, in sintesi, la giornata di Jannik Sinner dopo aver vinto il suo terzo  Master 1000 e il suo quarantottesimo match su 53 disputati in questo 2024.

Prima. Subito dopo la vittoria in finale contro Frances Tiafoe, il numero uno al mondo ATP aveva dichiarato di avere già la testa già al prossimo obiettivo, gli US Open.  Ai microfoni skySport, infatti, aveva dichiarato:  “Sono molto contento è stata una settimana dura, con alti e bassi. Sono contento di come ho gestito qualsiasi situazione difficile in campo. Ovviamente ringrazio il mio team per essere arrivato in questa posizione, ci credono sempre. Adesso vediamo come arriviamo soprattutto a New York, speriamo più in forma possibile per poi giocare un ottimo torneo”.

Poi la tegola e l’assoluzione. A poche ore dalla vittoria Sinner è stato trovato positivo al Clostebol, una sostanza vietata dall’International Tennis Integrity Agency (ITIA) ma sarebbe stato anche scagionato perchè il risultato del test  svolto durante il torneo di Indian Wells andato in scena lo scorso aprile, sarebbe frutto di una contaminazione durante un massaggio effettuato dal suo fisioterapista, che aveva usato il farmaco contenente la sostanza proibita per curare una ferita su un dito. Il 23enne di Sesto Pusteria ha tuttavia accettato di perdere i punti (400) e il montepremi conquistato in occasione della competizione americana (circa 300.000 euro) .

“Ora posso buttarmi alle spalle un periodo davvero molto difficile e profondamente triste – ha fatto sapere Sinner attraverso un comunicato stampa –. Continuerò a fare il possibile per fare in modo di attenermi al programma antidoping dell’Itia, e sono circondato da un team molto attento e meticoloso”.

Il legale del fuoriclasse italiano Jamie Singer ha poi aggiunto: “Le regole antidoping devono essere estremamente strette perché abbiano effetto. Per questo può capitare che in alcuni casi anche atleti innocenti possano essere coinvolti. Non c’è alcun dubbio che Jannik Sinner sia totalmente innocente rispetto a questo caso ma il giocatore è responsabile di tutto ciò che accade all’interno del suo sistema, anche se non ne è a conoscenza, come in questo caso eccezionale”.

Le contestazioni. L’australiano Nick Kyrgios sferra un duro attacco sui social a Jannik Sinner. “Ridicolo, che sia stato accidentale o pianificato – ha scritto su X il tennista australiano -. Sei risultato positivo in due test a una sostanza (steroide) proibita. Dovresti stare lontano dai campi per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi. Sì, bella “.

Quella di Kyrgios poi dà al via a una vera e propria discussione con gli utenti sulla piattaforma X. A chi gli fa notare che la quantità di clostebol fosse talmente esigua da non migliorare le sue prestazioni, l’australiano risponde così: “Allora perché gli hanno preso i soldi del premio e i punti da Indian Wells? Quindi ha fatto qualcosa di sbagliato o no? Perché hanno detto che ha fallito 2 test”.

E a chi gli fa notare la mancanza di intenzionalità, Kyrgios risponde netto: “Accidentale? Credi davvero che il fisioterapista abbia spalmato la crema fisioterapica su un taglio e questo gli ha fatto fallire 2 test sugli steroidi anabolizzanti?. Dai, patata”.

Anche il francese Lucas Pouille, pur senza nominarlo, dubita della versione di Sinner e in un posto su X scrive: “Forse dovrebbero smetterla di prenderci per idioti, giusto? E che dire dei giocatori che sono stati squalificati solo per 3 mancate presenze e non sono mai stati testati positivi?”.

Contesta la decisione dell’Itia anche il canadese Denis Shapovalov: “Regole diverse per giocatori diversi. Non riesco a immaginare cosa stiano provando in questo momento tutti gli altri giocatori che sono stati squalificati per sostanze contaminate”.