Supercoppa al cardiopalma: ribaltone all’ultimo respiro nel derby e trofeo al Milan

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Stavolta, è proprio il caso di scriverlo: Diavolo, all’inferno e ritorno. A Riad è stato un derby di Supercoppa italiana al cardiopalma fino all’ultimo respiro. Nella finale contro l’Inter campione d’Italia, è un ribaltone da impazzire quello del nuovo Milan targato Sergio Conceicao: dallo 0-2 al 3-2 arrivato al 93′ grazie a un tocco di Abraham da due passi e a porta vuota dopo uno spunto da fenomeno di Leao. E dire che tra il minuto di recupero del primo tempo e il secondo minuto della ripresa, la gara sembrava segnata, con l’Inter in totale controllo dopo le reti di Lautaro e Taremi. Nulla lasciava presagire quello che poi è realmente successo.

La riscossa del Diavolo. E’ Theo Hernadez a quel punto a suonare la carica rossonera accorciando le distanze su calcio di punizione; Pulisic e Abraham completano l’opera. Primo trofeo per la proprietà americana di Gerry Cardinale, 7° Supercoppa e 50esimo trofeo nella ricca bacheca del Milan. Strano e fortunato destino vincente quello di Sergio Conceicao da allenatore dei rossoneri: arrivato da pochi giorni per prendere il posto di un altro portoghese, l’esonerato Paulo Fonseca, alza al cielo la Supercoppa italiana in terra d’Arabia. Per lui: due partite sulla panchina milanista, due vittorie in rimonta pesantissime contro Juventus e Inter che valgono un trofeo. Un bellissimo derby, una gran bella partita: un ottimo spot internazionale per il nostro calcio.

La cronaca del match. L’equilibrio della prima frazione di gioco viene rotto solo nell’unico minuto di recupero concesso dall’arbitro Sozza: acuto interista con Lautaro Martinez, il quale, dopo un bel po’ di tempo, ritrova il cobra d’area di rigore che è in sé. Il Toro argentino sfrutta una dormita rossonera su una rimessa laterale e fulmina Maignan con un gran gol. Al 47′ delizioso raddoppio firmato dall’iraniano Taremi, bravissimo nello stop del pallone e nella conclusione con tiro da biliardo. Sembra finita, ma, nel calcio, e soprattutto nei derby, non c’è mai nulla di scontato. Theo al 52′ sorprende Sommer su punizione con un sinistro dalla distanza e riapre le danze; Pulisic all’80’ pareggia mandando in tilt l’intera difesa interista. Il sigillo di Tammy Abraham segna l’apoteosi Milan.