Supercoppa, Napoli-Fiorentina 3-0: Mazzarri in finale
Il Napoli è la prima finalista della Supercoppa italiana. La squadra di Mazzarri ha battuto 3-0 la Fiorentina all’Al Awwal Park di Riad.
Il gol del vantaggio è un diagonale al 22′ dell’ex Simeone. Una volta avanti nel punteggio gli azzurri si sono chiusi lasciando alla Fiorentina poche occasioni; la più grande è stata calciata alle stelle su rigore da Ikoné. Nel finale si è scatenato Zerbin con una doppietta tra l’84’ e l’86’.
Nella semifinale la Fiorentina ha messo in mostra tutti i propri limiti offensivi quando gli spazi sono pochi o nulli, confermando il periodo di appannamento già osservato in campionato nelle sfide contro Sassuolo e Udinese. Il Napoli, invece, si è sacrificato oltre ogni immaginazione per difendere il risultato e conquistare la finale con ogni mezzo.
“Ho deciso di cambiare il nostro modo di giocare dopo aver rivisto il 3-1 della Viola in casa nostra in campionato – ha commentato Mazzarri a fine partita -, ho pensato che Italiano avrebbe riproposto quel modo di giocare. Ho deciso di proteggere la squadra cambiando qualcosa ed era l’unico modo per evitare che ci mettessero in difficoltà”.
Mazzarri è tornato alla difesa a tre e ha spiegato: “Ho cercato di riproporre il 4-3-3 come l’anno scorso, ma i giocatori sono cambiati e non è facile fare quello che è stato fatto l’anno scorso. Ho dovuto dare una sterzata e far capire ai ragazzi che si può giocare in modo simile all’anno scorso, ma non nella stessa maniera identica. Ora hanno imparato a giocare con il 4-3-3 ma anche con altri meccanismi, difendendo e attaccando in maniera diversa. È necessario perché gli avversari ti studiano”.
“Il Napoli di Spalletti l’ho studiato e mi ha entusiasmato – ha ribadito Mazzarri -. Giocare come facevano l’anno scorso con la difesa così alta ci vogliono i giocatori giusti, veloci come era Kim per esempio. Ora dobbiamo capire che questo Napoli era un po’ in difficoltà anche per altri motivi, dopo un mese in cui ho capito pregi e difetti della rosa il mio compito è quello di cucire un abito giusto per questi ragazzi. Se posso però tornerò a giocare col 4-3-3″.