Tennis, per Sinner riposo assoluto: niente festa al Quirinale
Riposo assoluto. E’ la ricetta “prescritta” a Jannik Sinner dopo le fatiche australiane. L’azzurro, fresco vincitore a Melbourne, ha bisogno di fermarsi. Per questo, dopo aver annunciato il forfait per la difesa del titolo di Rotterdam, il num.1 al mondo ha deciso anche di declinare l’invito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che domani lo avrebbe voluto al Quirinale per le celebrazioni dei successi del tennis italiano del 2024. Dopo l’incertezza dei giorni scorsi, ora è arrivata anche l’ufficialità: a quanto si apprende l’altoatesino soffre di un affaticamento dopo il grande sforzo sostenuto a Melbourne e i medici gli hanno consigliato riposo assoluto.
Ma intanto Jannik pensa già al futuro e a come potersi migliorare. In un’intervista concessa al Corriere della Sera, l’azzurro spiega che “l’obiettivo è diventare un tennista all around, non uno specialista del cemento. Voglio diventare un tennista completo, non bravo su una sola superficie. A me del tennis piace proprio questo: capire come e dove posso fare progressi, imparare, evolvermi. Sulla terra devo muovermi meglio, l’erba per le sue caratteristiche richiede un tennis particolare che devo ancora approfondire: ci ho giocato poco”.
Tornando poi sulla finale di Melbourne contro Sascha Zverev spiega: “Vincere richiede un sacco di lavoro. Vincere due volte ne richiede di più. Ho vinto un torneo che per me significa molto perché a Melbourne mi sono sempre successe belle cose dentro e fuori dal campo”.
Il successo agli Australian Open, il secondo consecutivo a Melbourne, è stato importante anche per il coach Cahill, che a fine anno si ritirerà, anche se Jannik ha spiegato che cercherà di fargli cambiare idea: “Chi lo sa, vedremo in futuro. Con lui vado d’accordo perché capisce il suo giocatore e insieme a Simone Vagnozzi sono formidabili“.