Amedeo Sandri, “custode” della cucina vicentina, torna a condividere il suo patrimonio di ricette in un libro

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Da sinistra: Maurizio Falloppi e Amedeo Sandri

Vicenza e la sua provincia sono conosciute per le celebri ville e i palazzi palladiani, che la rendono Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Ma il territorio vicentino non è solo questo: il grande e variegato patrimonio eno-gastronomico locale è altrettanto meritevole di essere conosciuto.

Agli studenti degli istituti alberghieri in particolare, ma anche a tutti che coloro che desiderano saperne di più sulla cucina del territorio (e farla conoscere, facendo nel contempo un bel regalo) è rivolto il libro “La cucina vicentina” (sottotitolo “con quattro piatti palladiani e ventuno ricette dimenticate”), nella nuova “veste” ampliata e pubblicata di Ronzani Editore. Autori sono l’operaio-cuoco (come ama definirsi) Amedeo Sandri e il sommelier Maurizio Falloppi.

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Il libro costituisce un vero e proprio prontuario della cucina tradizionale vicentina, di cui Sandri è il custode più autorevole: otto ricette per ogni mese, suddivise in due menù completi di primi, secondi, contorni e dolci. Il tutto accompagnato da suggerimenti vinicoli. Il testo contiene anche ventuno ricette “riscoperte”, salvate dall’oblio. Inoltre, la nuova edizione del libro, riveduta e ampliata, è arricchita da quattro ricette “palladiane” del cuoco cinquecentesco Cristoforo di Messisbugo.
Un libro di cucina, dunque, ma anche di storia. Frutto della sinergia esistente tra i due autori, uniti da una profonda e sincera amicizia, ma anche accomunati dalla condivisone di valori quali l’umiltà, la schiettezza, la caparbietà e l’empatia. Nonché dalla passione per la scrittura e per la storia della provincia di Vicenza.

Amedeo Sandri è stato docente nelle scuole alberghiere, tra le quali l’istituto “Pellegrino Artusi” di Recoaro Terme, nonché redattore della rivista “La cucina italiana”, mentre Maurizio Falloppi è consulente di aziende alimentari e di catering, oltre che sommelier professionista. Sandri, originario della Valle dell’Agno, ha insegnato a generazioni di cuochi (anche “stellati”) ed è autore di una sessantina di libri; ma è anche una persona così umile e riservata che non ama parlare di sé stesso: “Io sono un operaio cuoco”, dice, e tale definizione gli piace “perché non mi piacciono i masterchef”.
Sandri – ospite con Falloppi della rubrica Parlami di te di Radio Eco Vicentino, ha raccontato anche un aneddoto inerente il suo passato, che offre un buon spunto di riflessione su una società che mette pressioni sempre più forti sulle spalle degli individui: “Ad un certo punto della mia vita sono stato anche sull’orlo del baratro”, ha raccontato, aggiungendo come sia riuscito a uscire da questo periodo difficile pensando alla sua famiglia.

Falloppi, per parte sua, comunica la solidità di un legame affettivo con il territorio vicentino che è risultata decisiva nel far maturare in lui la passione per il vino, e ad indirizzarlo di conseguenza verso la carriera di sommelier: “Mio nonno aveva un mulino dove faceva la farina – racconta – e mi portava con lui vicino alle cantine”. E da quel momento ha iniziato a prendere confidenza con i profumi del mosto, nel periodo della vendemmia settembrina.
Il libro è disponibile per l’acquisto on line sul sito cucinavicentina.com.

Gabriele Silvestri