Addio a don Augusto, sacerdote thienese per 45 anni a Padova. Ieri mattina il malore
Si è spento ieri mattina don Augusto Busin, sacerdote thienese in pensione rientrato nella sua città d’origine, dove era cresciuto. Aveva 83 anni compiuti lo scorso 5 gennaio e da mesi era stato colpito da una malattia che lo aveva debilitato, fino al malore che lo sorpreso lunedì poco dopo essersi alzato dal letto. A piangerlo sono i due fratelli Bruno e Francesca Busin – don Augusto viveva con la sorella negli ultimi tempi – e la comunità parrocchiale del quartiere della Conca di Thiene, di cui era originario.
La notizia della sua scomparsa ha raggiunto anche la comunità sacerdotale e la Diocesi di Padova, raccolta in preghiera in suo ricordo. Proprio qui il prelato altovicentino ha lasciato una concreta e preziosa testimonianza del suo passaggio, collaborando in più istituti attenti alla sfera sociale, in funzione del supporto alle persone più fragili: dai giovani in cerca ai malati di Alzheimer e alle persone senza sostentamento. Una volta rientrato a Thiene in età anziana ha portato il suo contributo alla realizzazione dell’Emporio Solidale.
Nella città del Santo don Augusto studiò come seminarista e fu ordinato sacerdote, ordinato presbitero nel 1965, a 24 anni di età. Si occupò a lungo dei giovani e della loro formazione professionale in istituti gestiti dai padri Giuseppini del Murialdo, inserendo dei percorsi per ragazzi disabili per quei tempi quasi del tutto assenti in Veneto, fondando la cooperativa sociale “Camerini Rossi” (di cui è stato presidente) sempre a Padova, sua città d’adozione dove ha vissuto per oltre 40 anni, senza mai però trascurare il suo legame con Thiene e la Conca, dove è ritornato a vivere una decina di anni fa. Grande appassionato di legatoria e di musica sacra, ha diretto un coro per decenni, affiancando l’attività ai compiti di parroco e alla collaborazione con la Caritas. In tanti, oggi nel lutto per la sua perdita, ne ricordano le doti di oratore e la capacità di coinvolgere i fedeli.
Proprio la chiesa thienese dedicata a Santa Maria Ausiliatrice ospiterà giovedì alle 15.30 la solenne cerimonia religiosa di addio a don Augusto, con tante persone attese proprio da Padova ad affiancare i “vicini di casa” e i parenti del sacerdote vicentino – anche se era nato in provincia di Bolzano dove si trovava la sua famiglia in tempi di guerra – dopo un’intera esistenza dedicata al prossimo. A salutarlo con un ricordo condiviso anche il sindaco Giampi Michelusi, che ricorda don Augusto come “un innovatore sociale, un testimone e maestro che, come uomo e come prete, ha sempre posto in primo piano il valore della dignità della persona. Ci mancherai”.
A officiare il rito, dopodomani, sarà il Vescovo di Padova monsignor Claudio Cipolla. “Don Augusto si è sempre mosso con competenza – si legge in uno stralcio del ricordo che gli dedica la Diocesi – , con una profonda conoscenza della Parola di Dio e una grande capacità di calarla nella vita quotidiana. Sostenuto sempre da una fede fresca e solida, aveva una predicazione assolutamente memorabile. Il suo insegnamento era volto a sfuggire la banalità e a rivisitare la fede personale”.