Architetto e consigliere comunale sotto protezione dopo il recapito di un proiettile in una busta
Le indagini affidate ai Carabinieri della Compagnia locale di Thiene da una parte, i messaggi di solidarietà che giungono da più ambiti dall’altra. Ha spezzato la tranquillità del “ponte” di Ognissanti la notizia di cronaca che riguarda Federico Mojentale, architetto thienese con studio a Zanè, padre di famiglia e conosciuto anche in ambito politico locale per l’attività di consigliere comunale di area centrodestra, con recente adesione al partito Fratelli d’Italia. Nei giorni scorsi, in data imprecisata, il professionista avrebbe infatti ricevuto un proiettile in una busta di carta, da mittente anonimo.
Una minaccia rappresentata in maniera sì “simbolica” dalla munizione per arma da fuoco ma di fatto concreta, per la quale si è subito attivata la prassi richiesta in questi casi. Vale a dire misure di protezione nei confronti del destinatario e dei famigliari, sia nel luogo di lavoro abituale che nella villa di proprietà nel quartiere thienese dei Cappuccini.
Un fatto certamente grave dalle movenze tipiche malavitose sulla cui mano non si possono che rappresentare solamente ipotesi ad oggi, in attesa che dalla Procura di Vicenza, dopo la denuncia presentata da Mojentale nella sede dell’Arma a Thiene, vengano diffuse notizie ufficiali in merito, in un clima attualmente di riserbo dovuto. A partire dal reato che verrà formalmente contestato a persone ignote, con ogni probabilità con la forma della minaccia aggravata. Il contesto settoriale da cui si apre il capitolo d’indagini avviate in prima analisi si potrebbe legare alla professione dell’architetto 46enne vicentino, vale a dire nel campo delle costruzioni e della compravendita immobiliare.
Non viene esclusa, comunque, la “pista” della politica, con da considerare nel ventaglio di spiegazioni plausibili. E’ recente adesione al partito Fratelli d’Italia del consigliere comunale di minoranza, attivo sul fronte di opposizione ed eletto in una lista civica alle Comunali del 2022, al pari della collega Giulia Scanavin. Per gli investigatori incaricati dalla Procura berica non si prospetta un compito agevole, con la necessità di focalizzare un movente di minacce ad oggi sconosciuto al fine di individuare il mittente che ha chiuso la busta dopo aver inserito una pallottola, senza aggiungere alcuno scritto secondo quanto filtrato finora. Forse una vendetta per un presunto sgarro o torto in ambito lavorativo che per qualcuno è ritenuto imperdonabile, o forse un avvertimento a recedere da qualche intento. Di sicuro, un atto intimidatorio grave che non può rimanere impunito.
“Tutta la mia solidarietà a Federico Mojentale, oggetto di vile minaccia, avendo ricevuto presso il suo studio una busta anonima con all’interno un proiettile. Un atto gravissimo – scrive On. Maria Cristina Caretta di Fratelli d’Italia, Vicepresidente della Commissione agricoltura a Montecitorio – sul quale sono certo che le forze di polizia cercheranno di fare chiarezza al più presto”.