Automobilisti indisciplinati (e ubriachi) alla guida. Tre le denunce durante i controlli
I controlli antiCovid rafforzati sulle strade dell’Altovicentino operati dai carabinieri della compagnia di Schio hanno fatto emergere praticamente di tutto negli ultimi tempi, da gente a spasso con coltelli nel cruscotto a detentori di droghe assortite, a una sfilza di violazioni alle disposizioni legate all’emergenza sanitaria: in particolare chi si fa beffe della fascia di “coprifuoco” dalle 22 di sera alle 5 del mattino. Sorprende, semmai, che nonostante la chiusura dei locali in questi giorni di sacrifici in zona rossa ci sia chi si fa “pescare” ubriaco alla guida, per giunta andando in escandescenza di fronte ai militari incaricati dei controlli.
Il riferimento è in particolare a un episodio avvenuto ad Arsiero nel corso della settimana, quando gli operatori dell’Arma di base alla stazione pedemontana si sono imbattuti in due individui – entrambi residenti nell’Altovicentino – parecchio “su di giri” e recalcitranti ai controlli, tanto da guadagnarsi una denuncia.
Si tratta nel dettaglio di un 42enne di Zanè – M.B. le iniziali fornite, nato nel 1979 – e di un cittadino di Piovene Rocchette di 53 anni – A.M., nato nel 1968 – che condividono non solo lo “status” di pregiudicati visti i precedenti di polizia ma anche una nuova denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, guida sotto l’influenza dell’alcool per chi si trovava al posto di guida e, infine, ubriachezza molesta. Un compendio di accuse da approfondire in aula di giustizia che porterà entrambi di fronte a un giudice della Procura di Vicenza, oltre al ritiro della patente per chi stava al volante.
I due cittadini vicentini, come spiegano i carabinieri dal comando di Schio, al fine di evitare un controllo a bordo di autovettura avrebbero assunto un atteggiamento che viene definito come “ostile“. Tradotto nei fatti in offese e minacce esplicite nei confronti delle forze dell’ordine, opponendosi cocciutamente alle operazioni di identificazione e alle rilevazioni sul tasso alcolico. Da valutare eventuali sanzioni nei loro confronti sul piano amministrativo, in considerazione delle misure di contenimento del contagio, ma si tratta di inezie in confronto agli esborsi pecuniari che li attendono.
Non si tratta dell’unico episodio di violenza verbale nei confronti delle forze dell’ordine negli ultimi giorni. Stavolta pochi chilometri più a valle, a Cogollo del Cengio, a venire denunciato per resistenza a pubblico ufficiale è stato un 45enne (classe 1977) di origini sarde. Le iniziali fornite corrispondono a O.M., cittadino italiano proveniente dalla provincia di Sassari e – in questo caso si parla di un uomo incensurato – anch’esso andato su tutte le furie in occasione di un controllo sulle strade. Fermato e multato in quanto si trovava alla guida con in mano uno smartphone, per usare eufemismi non avrebbe “gradito” la contestazione, passando a minacciare i carabinieri e, quindi, aggravando ulteriormente la sua posizione.