Centenario del gruppo alpini, è festa grande all’ombra del Caviojo

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Prenderà il via questa sera dalle 20.30 al Palazzetto dello Sport di Via Nazioni Unite con il concerto della Fanfara “Note Alpine” Riviera Berica, la due giorni dedicata al centenario del Gruppo Alpini di Arsiero: domani il “clou” con la sfilata e l’inaugurazione del monumento celebrativo voluto per l’occasione.

E’ festa grande nella comunità ai piedi del Caviojo, da sempre protagonista di un vissuto legato a doppio filo con quelle vicende belliche che videro distinguersi per particolare merito proprio le penne nere. A leggere il nome delle strade si rivela infatti la storia di questo paese, che ha dato molto alla storia dell’Italia, con cittadini contadini, artigiani decorati di Medaglia d’Oro o d’Argento. E poi con la presenza di un grande cimitero di guerra, forse il più grande dopo il Sacrario del Grappa, dove sono sepolti migliaia di soldati della Grande Guerra: Arsiero fu l’ultimo baluardo, ai piedi dell’Ortigara, resse l’urto dell’offensiva austro ungarica, con gli alpini che furono comandati a ripiegare, dopo una strenua difesa.

Le insegne alpine della sezione di Arsiero con la sindaca Cristina Meneghini durante la recente adunata di Vicenza

E domani per celebrare il secolo di vita di un sodalizio sempre attivo nella vita del paese, prima del pranzo comunitario, l’inaugurazione dell’installazione voluta nell’area verde del Famedio a fianco della scalinata che conduce alla Chiesa parrocchiale. Un masso ciclopico in pietra di Asiago a rappresentare quella montagna, territorio di crescita e luogo di vita degli Alpini: all’interno altri elementi simbolo, dal cappello alla stella alpina, sino alla preghiera dell’Alpino trascritta su un elemento in plexiglas a forma di foglio di carta arrotolato. E infine la scultura in ferro a forma d’albero: simbolo di crescita e di caparbietà, a significare la capacità di adattamento e la forza di resistere agli eventi. Come le penne nere arsieresi: con la memoria ad un passato monito e memoria per chi è andato avanti ed un occhio al futuro di un’associazione ancora viva e amata.

foto copertina dal libro di Angelo Busato “Panorama storico”