Festa per i 140 anni di vita della banda che nel secolo scorso garantiva un posto in Cartiera

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140 anni e non dimostrarli. Sarà una grande festa di paese finalmente baciata dal sole a omaggiare domani, domenica 19 maggio, l’invidiabile traguardo raggiunto dalla Banda Cittadina “Girolamo Rossi” di Arsiero: 14 decenni di musica, folklore e associazionismo che di fatto hanno accompagnato la vita ed i momenti più importanti del paese all’ombra del Monte Caviojo.

Nata nel 1884 ad opera di alcuni arsieresi appassionati di musica e di operette nel pieno periodo della belle époque che da lontano profumava l’aria sino a giungere in valle, arrivò ben presto a contare oltre 50 strumentisti molti dei quali impiegati nella storica Cartiera Rossi: lo stesso Francesco Rossi si preoccupò di dare a quella che allora era denominata “Filarmonica Arsierese”, uno dei più bravi direttori d’orchestra vicentini, tale Maestro Falda che dal capoluogo si trasferì con la famiglia ad Arsiero. Non l’unico: furono infatti molti quelli che da fuori paese, oltre ad un posto nel complesso, trovarono un sicuro posto di lavoro. E poi le guerre a congelare tutto, la ripartenza e il sodalizio che nel 1951 prende il nome attuale: nel 1974 invece, l’istituzione del corso di orientamento musicale che raccoglie giovani studenti e che consente il naturale approvvigionamento di nuova linfa al complesso strumentale diretto dal 1987 dall’inossidabile Maestro Gianni Bortolan. Tanti gli appuntamenti, dalle cerimonie civili e religiose, che vedono protagonista la storica formazione musicale: il più sentito dalla comunità, rimane però senz’altro il classico concerto di Natale, immancabile occasione per lo scambio augurale che inaugura di fatto il periodo delle feste in paese.

E domani saranno in tanti a voler dire il loro grazie alla banda arsierese: il programma prevede, dalle 17 al Parco Avis nei pressi della pista ciclabile, l’alternarsi delle esibizioni del gruppo “Sette Note” di Marano Vicentino, della piccola banda di cornamuse “Alegres Gaiteros” oltre che naturalmente della “Girolamo Rossi”. Concerto ma anche uno sfizioso stand gastronomico: magari per un brindisi ad altrettanti anni di note e di allegria.