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Fine ottobre piovoso, in 48 ore caduta la pioggia di un mese. Corsi d’acqua “carichi”
La pioggia scaricata dal cielo sul Veneto in particolare nelle ultime ore catalizza le attenzioni dopo il meteo mostra un miglioramento e ricompare stamattina il sole. In meno di 48 ore l’acqua caduta dal cielo rappresenta il quantitativo che mediamente si registra in un mese in questa stagione. In particolar modo, nel Vicentino, nella fascia pedemontana e montana, ma anche a Vicenza città, ad esempio, il Bacchiglione si “gonfia”, secondo gli ultimi dati, comunque con livello lontano da pericoli di “piena”.
A fornire una prima analisi nel day after le intense precipitazioni della serata e delle notte scorse è il servizio meteorologico fornito da Piccole Dolomiti Sport, che espone le rilevazioni piovose registrate nelle stazioni sparse sui territori di montagna dell’Alto e Ovest Vicentino. A Castana, sopra Arsiero, superato i 205 mmm come “picco”, ovunque si va dai 130 mm in su. La nostra provincia è quella in cui è piovuto di più in Veneto nelle ultime ore.
In pianura vicentina è caduta in media meno di un terzo della pioggia scesa sulle aree della pedemontana. “Questi dati sono i totali parziali da inizio peggioramento di domenica – si legge nel post di analisi di Piccole Dolomiti Sport – ancora non definitivi perché per tutta la mattinata ci saranno ancora dei rovesci di passaggio. Come si può notare le stazioni riguardano le vallate del nord ovest Vicentino, dall’alto Recoarese fino alla Val d’Astico, con punte massime tra Val Leogra e Val Posina. L’effetto Stau provocato dai forti venti di scirocco ha concentrato le piogge lungo le Prealpi scaricando la poggia che solitamente cade in oltre un mese, in sole 48 ore. Il “divario” con le pianure è rilevante, infatti sulle zone pianeggianti sono caduti generalmente dai 30 ai 60 mm di pioggia”.
Come noto, gli effetti delle piogge intense in quota si ripercuotono però sui corsi d’acqua che attraversano le aree pianeggianti. “La scorsa notte gli effetti della pioggia torrenziale caduta sui rilievi si è vista nei corsi d’acqua che si sono gonfiati velocemente. Il fiume Bacchiglione che ieri sera di poco superava il metro di altezza sullo zero idrometrico, alle ore 3.40 era già salito di oltre tre metri, con l’onda di piena che ha toccato i 4,41 metri. Una piena sicuramente rilevante ma di certo non preoccupante per la città. Ricordiamo che per mettere in “moto” il nuovo bacino di laminazione si deve andare oltre i 4.50 metri e per esondare a Vicenza deve salire oltre i 6.00 metri”.