Una gita tra treno e bici per scoprire le prealpi e aiutare le mamme africane
Per il secondo anno consecutivo i Ferrovieri con l’Africa, il Cuamm, la Provincia di Vicenza e i Comuni della tratta del treno Vicenza-Schio vanno in soccorso delle mamme africane in difficoltà. Dopo aver portato un anno e mezzo fa un treno a vapore a Vicenza, quest’anno hanno deciso di mettere assieme due buoni propositi: la solidarietà e la mobilità sostenibile. Così, domani di buon mattino chi vorrà potrà salire sul treno con la bici a Vicenza e arrivare fino ad Arsiero per una gita ecologica e solidale.
L’iniziativa si chiama “In viaggio con l’Africa – in treno e in bici da Vicenza alle Prealpi Vicentine” ed ha lo scopo di raccogliere fondi per il progetto “Prima le mamme e i bambini. 1000 di questi giorni” e continuare la campagna di sensibilizzazione delle popolazioni sull’importanza di armonizzare tra loro le componenti del trasporto. Per partecipare la quota minima è di 15 euro. Il ritrovo è previsto per le 7.30 al binario giardino della stazione di Vicenza. Caricate le biciclette (chi non ce l’ha può noleggiarla a prezzo scontato al Vi.Bici.Park, nel parcheggio della stazione), il piccolo convoglio si metterà in marcia alle 8.09 per arrivare a Schio 40 minuti e alcune stazioni dopo. Da lì tutti in sella verso Arsiero, attraverso vie secondarie e la ciclabile in cui è stato trasformato l’antico sedime dell’ultimo segmento di linea ferroviaria. Ad Arsiero spuntino offerto dall’amministrazione e riflessioni sui progetti del Cuamm – Medici con l’Africa, nonché sul futuro della linea ferroviaria Vicenza-Schio.
“La Vicenza-Schio – sottolinea il consigliere provinciale Mario Benvenuti – diventa ancor più strategica nell’ottica della nuova autostrada pedemontana veneta, per il movimento delle merci. E’ vero che attualmente ben 22 passaggi a livello insistono lungo lo sviluppo del suo percorso, ma l’obiettivo resta quello di aumentare il traffico senza intasare le strade”. Due sfide, assieme a quella ormai storica dell’integrazione gomma-rotaia, che annunciano il futuro. A richiamare il presente, invece la passeggiata di domani che Gino Mina dell’associazione Ferrovieri con l’Africa sintetizza così: “Per aiutare 11mila donne africane di Angola, Etiopia, Mozambico, Tanzania, Sierra Leone, Sud Sudan e Uganda a raggiungere gratuitamente e presto una struttura sanitaria dove poter partorire in sicurezza. E’ un progetto quinquennale che garantisce 320mila parti sicuri, oltre alla cura di 10mila bambini affetti da malnutrizione grave e l’accompagnamento alla crescita, durante i primi mille giorni di vita, di oltre 50mila bimbi malnutriti acuti. Vogliamo far capire che in quei Paesi il sistema dei trasporti è un elemento centrale, la chiave per garantire cure e assistenza alle partorienti e future mamme ed ai loro bambini”.