Individuati gli autori del raid – fallito – nella chiesetta di Scalini. Denunciati due giovani
Il tentativo di forzare la cassettina delle offerte dei fedeli era miseramente fallito e si erano sfogati contro gli arredi sacri provocando dei danni, per poi svignarsela convinti che in nessun modo sarebbero stati smascherati. Era una sera dell’estate scorso, verso la fine di luglio, quando al 112 dalla frazione arsierese di Scalini giunse la segnalazione che portò i Carabinieri della stazione di Arsiero al sopralluogo e poi ad attivare un’indagine.
A venire presa di mira la piccola chiesa locale, luogo a cui i cittadini sono molto affezionati e che anche per questo ha suscitato profondo sdegno nella Valle dell’Astico alla notizia del blitz di uno o più balordi. Approfondimenti dovuti che si sono conclusi a distanza di quasi 5 mesi con l’individuazione di una coppia di responsabili ad oggi presunti del tentato furto e dei vili danneggiamenti, con indizi di colpevolezza “pesanti” nei loro confronti.
Si tratta di due giovani di sesso maschile, entrambi residenti nel Vicentino – non sono stati resi noti dati sensibili oltre all’età anagrafica e alla nazionalità -, individuati dai militari della stazione di Arsiero e denunciati alla Procura di Vicenza. Il “maggiore” dei due complici è un cittadino guineano di 24 anni, il più giovane e un 19enne italiano.
Per entrambi sono scattate le denunce con rispettive ipotesi di reato di danneggiamento aggravato, offesa ad una confessione religiosa – illecito che comporta una sanzione di natura amministrativa da 1000 a 5000 euro – e tentato furto in concorso. La coppia di malviventi rimane a piede libero, ma i presunti responsabili saranno chiamati a processo in Tribunale a Vicenza e, in caso di condanna, a risarcire la comunità per i danni provocati.