Marito e padre violento “regala” botte ed estorce denaro a moglie e figli. Ora è in cella

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Il Gip di Vicenza è in questo caso il “mandante”, mentre i militari dell’Arma operativi nella stazione di Arsiero hanno svolto il ruolo di esecutori, andando a mettere le manette ai polsi di un uomo di 52 anni, originario della penisola balcanica. Marito e padre di famiglia considerato persona violenta e pericolosa e quindi da tenere “sotto controllo” in carcere.

In ossequio alla necessità primaria di garantire privacy a chi è parte lesa in questa vicenda non vengono forniti altri dati sensibili sull’arrestato (nazionalità, iniziali, residenza), che dalla tarda mattinata del 1 settembre (domenica) si trova in carcere, dopo aver trascorso alcune settimane fuori dai confini nazionali.

Teatro della vicenda familiare un paese della vallata dell’Astico, dove all’interno di una casa coniugale negli anni la donna sarebbe stata ripetutamente picchiata. Una brutta storia di maltrattamenti, prolungata nel tempo, con la vittima costretta a consegnare a più riprese al marito denaro estorto con la forza. In alcuni casi, a subire le angherie dell’uomo pure la figlia. Ad un certo punto, dopo il trasporto in pronto soccorso della vittima delle percosse e la conseguente segnalazione alle forze dell’ordine, il 52enne era sparito lo scorso giugno, facendo rientro nello Stato d’origine di recente.

I Carabinieri incaricati delle indagini nel frattempo hanno portato avanti l’investigazione, raccogliendo elementi sufficienti per far approvare da un giudice della Procura di Vicenza il mandato di cattura nei confronti dell’uomo, prima irreperibile. Minacce, botte e richieste di soldi tutte documentate, con l’incubo degli anni scorsi a ripresentarsi al rientro in Italia e nell’Altovicentino del 52enne, a fine primavera capace di colpire l’ormai ex compagna con pugni alla testa e assicurando di portare a termine l’aggressione in futuro, con minaccia di morte, dopo aver colpito la figlia prima di lasciare l’abitazione. Per entrambe obbligato il passaggio in ospedale al polo medico di Santorso per le medicazioni occorrenti, allora, e la paura che il familiare violento tornasse come da “promesse”.

Non si tratta del primo arresto per il balcanico, già posto in custodia in cella in quanto fu già allora artefice di maltrattamenti configuratisi come episodi di violenza domestica. Vittime, anche allora (era il 2022) la moglie e i figli. “I Carabinieri del Nucleo Provinciale di Vicenza continuano a focalizzare il proprio impegno al contrasto dei crimini di genere. In tale ambito l’invito dell’Arma è quello di rivolgersi alla caserma più vicina, non solo per denunciare tutti quei fenomeni che possono avere i connotati della violenza, in qualunque forma venga espressa, senza attendere che questa divenga fonte di disagio, paura o
addirittura pericolo, ma anche per un confronto su come gestire una situazione che si sta vivendo e che non si riesce a comprendere a pieno”.