Verso la fusione tra Arsiero e Tonezza: per la Provincia si può fare
Altro passo in avanti verso la fusione tra Arsiero e Tonezza. Dopo il passaggio della proposta arrivata dai due municipi nella prima commissione regionale, il dossier ieri è stato trattato in Provincia. All’unanimità, i consiglieri presenti hanno dato parere favorevole alla fusione e, quindi, alla creazione del Comune di Arsiero-Tonezza.
Ora la decisione della Provincia di Vicenza verrà trasmessa alla Regione Veneto che continuerà l’iter di legge per l’istituzione del nuovo Comune. La proposta deve essere approvata dal consiglio regionale e, dopo questo avvallo, saranno i cittadini dei due paesi a doversi esprimere tramite referendum. A quel punto, se prevarrà il sì alla fusione ci sarà un ulteriore passaggio in Regione per ufficializzare l’istituzione del Comune di Arsiero-Tonezza, come quanto avvenuto di recente per la fusione tra Grancona e San Germano dei Berici, che si sono uniti nel Comune appena nato di Val Liona.
“E’ evidente che le autodeterminazioni dei Comuni non possono che avere parere favorevole del consiglio” ha commentato ieri il presidente della Provincia Achille Variati, dopo che è stata letta la relazione con cui Arsiero e Tonezza hanno motivato il desiderio di fusione. Tra i due municipi il più popoloso è Arsiero con 3.234 abitanti, mentre Tonezza ne conta 536. Insieme si estendono su un territorio di 55,34 chilometri quadrati. Nel chiedere la fusione, i due Comuni hanno evidenziato come “il processo possa agevolare lo sviluppo del territorio, costruendo una struttura organizzativa e politica in grado di superare il problema del sottodimensionamento, acquisendo maggior peso anche sui tavoli tecnici, con importanti economie di scala nei costi amministrativi, di gestione e di promozione della semplificazione istituzionale”. Inoltre, per incentivare i processi di fusione sia la Regione che lo Stato erogano dei contributi straordinari. In particolare, quello che arriva da Roma dura per dieci anni.