“Atteggiamenti politici dagli uffici comunali”: dopo il Consiglio “segreto”, l’accusa dell’opposizione
Continuano gli echi della vicenda Scarpellini, ulteriormente setacciata dopo il Consiglio Comunale in seduta segreta anche alla luce della traccia di discussione che i capigruppo di minoranza avevano sottoscritto e presentato durante la conferenza che gli stessi avevano richiesto. Una querelle che da oltre un mese monopolizza il dibattito politico nella città del Castello Colleoni dove – qualcuno lo ricorda – non c’è solo questo.
Una sessione consiliare, quella di mercoledì scorso, della quale non è possibile riferire puntualmente stante il silenzio imposto per norma agli amministratori a tutela della riservatezza degli interessati, essendo di fatto impossibile fornire risposte ai quesiti posti senza violare il diritto alla privacy e la specifica disciplina di legge sul procedimento di giustizia contabile in corso. E proprio su questo, sembrano glissare quasi tutti in un clima di sospensione, in attesa che la Corte dei Conti si pronunci su un danno erariale presunto di 400mila euro con 8 in attesa di giudizio tra cui l’ex Sindaco di Thiene Giovanni Casarotto e lo stesso comandante Scarpellini.
E se sullo sfondo la vicenda della magistratura contabile incombe pur poco menzionata, rimane in primo piano l’affaire tutta politica che, secondo le opposizioni, incrimina il primo cittadino attuale Giampi Michelusi – che non è tra i nomi al vaglio della Corte dei Conti – e la sua maggioranza, rei di un immobilismo che avrebbe ulteriormente incancrenito una situazione già complessa, di fatto ignorando le istanza del Consorzio di Polizia Locale Nordest Vicentino di cui il Comune di Thiene è peraltro “socio” di maggioranza: “Dalla corrispondenza che abbiamo da poco ricevuto dal CDA del Consorzio Polizia Locale Nordest Vicentino con regolare numero di protocollo – incalzano Giulia Scanavin e Federico Mojentale – destano preoccupazione i ritardi manifestati dal Comune di Thiene nel rispondere alle richieste del Consorzio.
Si evince dalla missiva, per quanto concerne la situazione relativa al Comandante Giovanni Scarpellini, l’ importanza di evidenziare che lo stesso non ha presentato dimissioni ufficiali. Inoltre è fondamentale tenere presente che il Consorzio coinvolge ben 17 comuni, non solo il comune Thiene. In seguito alla diffusione della notizia sui mezzi di informazione, il Presidente dell’Assemblea ha convocato in data 18 ottobre una riunione in cui i membri del Consiglio di Amministrazione hanno ribadito la loro fiducia nei confronti del Comandante Scarpellini. In aggiunta, è cruciale sottolineare che il Consiglio di Amministrazione ha inoltrato una richiesta specifica al Comune di Thiene concernente il ruolo del Comandante Direttore, ma ad oggi non ha ricevuto alcuna risposta. Si precisa che il Consiglio di Amministrazione ha costantemente agito in conformità con i principi di celerità, trasparenza, correttezza, legalità e prudenza in tutte le sue iniziative”.
Accuse che tanto quanto la compagine timonata da Scanavin che l’opposizione dell’ex candidato sindaco Manuel Benetti rivolgono in modo duro e diretto anche agli uffici comunali che agirebbero – secondo quanto dichiarato dai consiglieri di minoranza – sostituendosi alla politica stessa in un corto circuito dannoso per ente e cittadini: “Gli uffici comunali, ognuno per la propria competenza -asseriscono Benetti e Barbara Cunico – dovrebbero svolgere un ruolo di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti della politica e non sostituirsi alla politica: con la vicenda Nevi non è stato così. Allora un appello è d’obbligo: la politica torni a fare la politica!
La questione nomina del dirigente con funzione di direttore-comandante doveva essere discussa dall’unico organo sovrano che è l’assemblea del Consorzio Nevi formato da 17 sindaci, ma per opportunità dichiarata dal Sindaco e dagli Uffici di Thiene competenti la questione non è mai giunta a destinazione”.
Concetti che ancora Scanavin chiarisce suggerendo al sindaco Michelusi di fare un passo indietro da Presidente del Consorzio: “Va precisato che gli uffici del comune di Thiene sono chiamati a rispondere in forza alla convenzione di cui alla determina 120 del 30 dicembre scorso. Sin dalla sua costituzione, il servizio di gestione del personale del Consorzio NEVI è sempre stato erogato dal Comune di Thiene in ragione di apposite e susseguenti convenzioni stipulate tra i due Enti tale accordo prevede, a fronte di un rimborso forfettario annuo di 26.840 euro percepito dal Comune di Thiene, di garantire al Consorzio NEVI “il servizio di gestione giuridico-economica del proprio personale”, anche con specifico riferimento ad assistenza e consulenza generale relativa al reclutamento e alla gestione giuridica ed economica del personale”.
Resta quindi sconcertante – conclude Scanavin – la posizione del primo cittadino Michelusi, che come consiglio di amministrazione di cui è presidente, chiede informazioni al comune di Thiene e come Sindaco invece non prende posizione nei confronti del servizio al personale del comune, che in base alla convenzione ha il compito di gestire la parte di gestione giuridico ed economico del personale del Nevi e dare risposte allo stesso”.
Un’insofferenza, quella della minoranza, anche per come la vicenda Scarpellini avrebbe minato il ruolo centrale di Thiene quale capofila di un progetto, quello di Polizia Locale, nato nel 2006 su spinta dell’allora “sindaco sceriffo” Attilio Schneck proprio in città sino a diventare un “prodotto” di eccellenza esportabile e replicabile anche in altri contesti. Un primato che Schio ha dimostrato di voler sfilare cogliendo la “maretta” del colleghi alto vicentini: “Tutti riconoscono l’importanza che ha Scarpellini sulla gestione del Consorzio stesso – chiosa Andrea Busin dal gruppo Lega – a differenza di Thiene che invece non l’ha capita o non la vuole capire. Il problema è, e lo sarà solo per Thiene, che perderà la leadership sulla sicurezza per i 17 comuni dell’alto vicentino: una leadership conquistata da lungimiranti amministratori thienesi 18 anni fa. Siamo chiari: essere gestiti e guidati da Thiene o Schio per gli altri non cambia, l’importante è che il servizio rimanga quello attuale e possibilmente con lo stesso Comandante che potrà gestire il tutto appunto da Schio”.