Il pacemaker segnala l’infarto ma l’ospedale non interviene. Anziano trovato morto dal figlio
Sarà effettuata martedì pomeriggio, 23 aprile, presso l’ospedale di Santorso, l’autopsia sulla salma di Guido Cristofori, il 74enne di Breganze sul cui decesso il Pubblico Ministero della Procura di Vicenza, Paolo Fietta, ha aperto un procedimento penale per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, al momento contro ignoti.
Com’è noto, l’anziano, che aveva perduto la moglie nel 2016, è stato rinvenuto senza vita nel letto di casa nella mattinata di lunedì 15 aprile dal figlio Marco, verosimilmente stroncato da un infarto, morte che risalirebbe alla notte tra sabato e domenica. Il fatto è che al pensionato, cardiopatico e già colpito da un precedente infarto nel 2010, era stato impiantato un pacemaker collegato direttamente all’ospedale di Santorso e il dispositivo salvavita avrebbe regolarmente segnalato il malore, ma dal nosocomio nessuno si sarebbe accorto dell’alert che avrebbe consentito di avvisare tempestivamente i soccorsi: i familiari della vittima sono stati contattati solo nel primo pomeriggio di lunedì, ormai troppo tardi.
Appresa la circostanza della fatale lacuna, subito rilevata dagli stessi sanitari intervenuti dopo il ritrovamento del cadavere e prontamente riferita dai carabinieri della stazione di Breganze, a loro volta accorsi sul posto, il pm ha automaticamente aperto un fascicolo e ha ritenuto “necessario approfondire le cause, l’epoca e i mezzi di produzione della morte, la cui vicenda potrebbe avere rilevanza penale, attraverso l’esecuzione degli opportuni accertamenti tecnici non ripetibili” per citare il decreto di nomina con cui Fietta ha conferito l’incarico di eseguire l’esame autoptico al medico legale Vito Cirielli e a Maurizio Anselmi, direttore dell’Unità operativa complessa di Cardiologia dell’ospedale di San Bonifacio della Ulss 9 Scaligera.
Il figlio della vittima, per fare piena luce sui fatti e su eventuali responsabilità ed essere assistito, attraverso l’Area Manager Veneto Alessio Rossato, si è affidato a Studio3A-Valore, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, unitamente all’avvocato Davide Picco del Foro di Vicenza. La società metterà a disposizione quale consulente tecnico per la parte offesa il medico legale Claudio Rigo, che parteciperà a tutte le operazioni peritali: l’esito della perizia, che i consulenti tecnici dovranno produrre entro novanta giorni, sarà ovviamente fondamentale per fornire le prime risposte alle tante domande che ha posto la tragica vicenda, in particolare peryché la segnalazione dell’infarto in corso e i relativi dati non siano stati letti all’ospedale e, soprattutto, se Guido Cristofori si sarebbe potuto salvare nel caso in cui fosse partito subito, come sarebbe dovuto accadere, l’allarme.