La struttura cede e precipita da un’altezza di 6/7 metri. In fin di vita un operaio di 32 anni
Un operaio padovano di 32 anni si trova ricoverato in fin di vita al San Bortolo di Vicenza, dopo il volo disperato in eliambulanza in seguito ad un drammatico infortunio sul posto di lavoro, avvenuto stamattina in una grande azienda di Breganze – ex stabilimento di Laverda – legata al gruppo Agco.
Si tratterebbe del dipendente di una ditta esterna, il quale secondo le prime indicazioni stava lavorando su un carrello elevatore per un intervento di manutenzione non meglio specificato. La struttura su cui poggiava avrebbe improvvisamente ceduto, trascinando con sè il corpo del giovane che era stato imbragato, poi soccorso immediatamente da un collaboratore dopo il crollo imprevisto.
L’allarme è scattato alle 9.20 di oggi, lunedì 17 agosto, in uno dei capannoni che ospita la produzione dei macchinari agricoli del marchio Laverda, acquisito dalla multinazionale americana Agco nel 2010. Sono seguiti attimi concitati in cui all’interno del capannone si è fatto il possibile per soccorrere lo sfortunato lavoratore mentre nel contempo si è richiesto aiuto con la massima urgenza. Non a caso, infatti, è stato fatto decollare un elicottero di Verona Emergenza competente per l’area dove si attendeva con apprensione indicibile l’arrivo dell’eliambulanza.
Il 32enne sarebbe precipitato al suolo insieme a parte della piattaforma da un’altezza di circa 6 metri, un volo verticale rovinoso verso il pavimento dello stabile. E’ stato accolto in rianimazione all’ospedale San Bortolo, dove versa tutt’ora, dopo l’aggiornamento delle ì14, in una situazione di coma profondo secondo le notizie dell’ultim’ora da Vicenza: la sua vita, purtroppo, rimane appesa a un filo e decisive in questo senso saranno le prossime ore. Sul posto le forze dell’ordine e i tecnici dello Spisal dell’Ulss 7 Pedemontana, incaricati di collaborare per ricostruire quanto accaduto e capire se le norme di sicurezza fossero state adeguate alle operazioni in corso all’interno dell’azienda.
Intanto all’interno della stessa si prega perchè il giovane operaio, originario di MAssanzago in provincia di Padova, possa sopravvivere e non si debba piangere quello che costituirebbe altrimenti l’ennesimo infortunio mortale sul posto di lavoro.
La notizia è in aggiornamento