L’addio a Riccardo, l’uomo che lottava contro le barriere, amava i gatti e la musica
Oggi è il giorno del saluto a Riccardo Bozzetto, persona speciale che ciascun breganzese d’origine conosceva. Un guerriero onesto e silenzioso che nel corso degli anni si era posto come simbolo nella lotta agli ostacoli rappresentati dalle barriere architettoniche, contribuendo a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità e il senso civico dei cittadini di Breganze. E proprio in silenzio, nel sonno, Riccardo ha concluso il suo percorso terreno a 49 anni, lasciando papà Renato e i suoi amati amici felini.
A causa di una malattia debilitante Riccardo Bozzetto, appassionato di arte e musicologo accademico, era costretto a muoversi su una carrozzina. Un ostacolo che, pur privandolo dell’uso della libertà di movimento, non lo aveva limitato in quella di pensatore, amante di ogni forma d’arte e di cultura con una passione profonda per la storia delle note e delle melodie.
Un intellettuale, si sarebbe detto un tempo, ma che non disdegnava di partecipare alla vita cittadina facendo sentire la sua voce con fermezza, ma sempre in maniera posata. Recentemente, poco meno di un mese fa, l’uomo aveva partecipato personalmente alla realizzazione di una mostra sperimentale in paese, dedicata all’evoluzione dei macchinari di cucina dal Rinascimento ai tempi attuali.
Il cordoglio della comunità locale si è manifestato con la vicinanza in particolare al padre Renato stamattina, nel Duomo della centrale piazza Mazzini, nel corso del funerale.