Oggi l’ultimo saluto a Gianluca Pauletto, gigante buono portato via dalla leucemia
Si terrà questo pomeriggio in duomo a Breganze l’ultimo saluto a Gianluca Pauletto, morto a soli 43 anni per le complicazioni di una forma acuta di leucemia linfoblastica.
Operaio alla Agco, Gianluca lascia il padre Antonio, la mamma Marilena e quattro fratelli. Aveva scoperto la malattia a fine agosto dell’anno scorso, dopo quindici giorni di spossatezza e febbriciattola. Visti i risultati della analisi, che evidenziavano bassissimi livelli di piastrine, i medici avevano capito subito di cosa poteva trattarsi e dopo un primo ricovero a Santorso era stato preso in cura dal reparto di ematologia dell’ospedale San Bortolo di Vicenza. Per seguire terapie sperimentali era stato curato anche all’ospedale dell’Angelo di Mestre, centro specializzato in Italia per il suo tipo di leucemia. Sebbene la sperimentazione stia in generale dimostrando risultati molto incoraggianti, nel suo caso non aveva però dato gli esiti sperati.
A gennaio era stato sottoposto anche al trapianto di midollo osseo, grazie alla compatibilità del fratello maggiore e la malattia, nonostante alcune complicazioni, era risultata in remissione. Nel luglio scorso, però si è ripresentata in modo ancora più aggressivo, accompagnata da alcune complicanze che in autunno ne hanno ulteriormente aggravato il quadro clinico. Fino alla morte, sabato scorso fra lo strazio dei familiari, all’ospedale di Vicenza dove era ricoverato da quasi un mese.
Appassionato di viaggi, bicicletta ed escursioni, aveva percorso il Caminito del Rey in Spagna pochi giorni prima di sapere della malattia. Alto e dal fisico imponente, Gianluca lavorava da dodici anni alla Agco, dove era anche rappresentante sindacale per il suo reparto, un’attività che lo vedeva sempre impegnato per difendere i diritti dei suoi compagni di lavoro. “Mio fratello – racconta la sorella Laura – era una persona molto buona. Tutti gli volevano bene e ha cercato fino all’ultimo di gestire in autonomia la sua malattia, senza pesare sulla famiglia, già provata dalla malattia di mia mamma. Ha sempre cercato di proteggerci, nonostante la sofferenza che pativa. Ci teniamo a rivolgere un particolare ringraziamento a tutto il personale del reparto di Ematologia e Trasfusionale di Vicenza per l’amorevole assistenza che hanno prestato a Gianluca”. I familiari hanno inoltre invitato chi parteciperà al loro dolore a sostenere l’attività della sede di Vicenza dell’Associazione Italiana contro le Leucemie e i Mielomi.