Il postino “ad alta infedeltà” aveva già ricevuto una… lettera di sospensione
Il “postino birichino” ora ha un nome: Andrea Consolaro. Di sicuro i residenti di Breganze agli affibbierebbero ben altri aggettivi dopo sette anni di mancata consegna di parte della loro posta da recapitare. Quasi sei quintali di lettere, comunicazioni di ogni tipo, pubblicità, cartoline e riviste ammucchiate nel garage e poi all’interno della propria abitazione, e chissà quanti altri “pacchi” di missive finiti al macero nel periodo 2010-2017.
Poste Italiane in subbuglio e cittadina di Breganze alla ribalta dei media nazionali dopo la notizia del ritrovamento dell’ammasso di posta inevasa nell’abitazione di Consolaro. O meglio, evasa regolarmente da parte della società di servizi postali ma che si riterrebbe consegnata ai legittimi destinatari a campione, in base alla presunta pigrizia – o astuzia – del portalettere oggi più chiacchierato d’Italia. Quasi 600 chilogrammi di posta sul groppone, o meglio sulla coscienza, difficili da giustificare nei confronti non solo dei cittadini breganzesi ma anche, a breve, delle autorità giudiziarie preposte.
Interessati anche i comuni di Fara Vicentino e altre zone del Thienese, secondo il Giornale di Vicenza odierno, che ha rivelato il nome del portalettere di 56 anni originario di Napoli. Già da oltre un mese era stato sospeso dal servizio – esattamente dallo scorso 14 dicembre -, preludio alla conferma delle indagini in corso da parte della polizia postale. Qualcosa di grosso bolliva in pentola insomma, ma è probabile che nessun agente o dirigente delle poste si aspettasse un quantitativo così ingente – 573 kg per l’esattezza – tanto da rappresentare un record in Italia.
Il materiale cartaceo non distribuito era contenuto in scatole gialle, in uso negli uffici di Poste Italiane e alcune di queste erano state svuotate presso l’Ecocentro di Breganze da parte dei nuovi affittuari di un garage precedentemente occupato da Consolaro, del tutto ignari del misfatto. Gli arrabbiatissimi abitanti di Breganze e dintorni, ora, si vedranno magari recapitare una cartolina spedita nell’estate del 2010 o una bolletta in sospeso da un lustro, visto che dopo le verifiche e lo smistamento le Poste Italiane hanno annunciato di provvedere a recapitare tutte le comunicazioni mai giunte ai destinatari nel più breve tempo possibile.