Stasera a Mirabella Umberto Matino racconta il suo nuovo romanzo psico-eco-noir


Giovedì 13 marzo il noto scrittore di gialli ambientati nelle terre venete, Umberto Matino, incontrerà i suoi lettori a Mirabella di Breganze per presentare il suo ultimo libro “La cattiva terra”, in una serata organizzata dal Gruppo Ricerca Storica di Breganze assieme al Comitato San Valentino e alla Biblioteca senza confini di Mirabella. L’appuntamento è fissato per le ore 20.30 presso la palestra comunale di via S. Valentino 66 a Mirabella di Breganze.
La scelta del luogo non è casuale, né determinata da esigenze logistiche. Piuttosto quel che conta in questa scelta è la “vicinanza” del luogo ai temi raccontati da Matino nel suo ultimo romanzo giallo.
Anzitutto la presenza del torrente Astico che nel libro dà il nome alla Valle in cui si svolgono gran parte degli avvenimenti descritti nel romanzo e che a Mirabella, invece, è presente da sempre come “atto costitutivo”, avendo in gran parte contribuito a formare questo palmo di pianura alluvionale dove gli abitanti, nei secoli, hanno imparato a coltivare, peraltro con ottimi risultati, frutta e viti perfino sui sassi a ridosso del torrente stesso.
In secondo luogo c’è il tema dei confini. Come le terre descritte nel libro che un tempo segnavano il confine tra Italia ed Austria, anche Mirabella, a modo suo, è luogo di confine, comunale in questo caso. Inoltre proprio qui a Mirabella è sorta da qualche anno una biblioteca che si chiama, neanche a farlo apposta, “Biblioteca senza confini”. Il confine dunque è un termine che può significare, come dice Matino nel suo libro, divisione oppure punto d’incontro tra mondi, culture, lingue e dialetti che spesso sono gli stessi da una parte e l’altra dell’immaginaria linea di demarcazione.
Infine il tema centrale su cui ruota la vicenda dell’intrigante giallo costruito dalllo scrittore vicentino-padovano è quello della gestione di rifiuti. Là una torbida storia di smaltimento illegale di rifiuti tossici, con tanto di assassinii e conseguenti indagini da parte dell’ormai famoso commissario Piconese e del suo fido appuntato Zanella, qui a Mirabella, invece, la presenza negli anni ’60 e ‘70 di una discarica comunale in una cava lungo il torrente Astico. Un tema, quello del ciclo del rifiuto, ancora attuale e che ancora oggi alimenta il dibattito pubblico.