Le dimissioni di Sandonà al primo consiglio accendono la polemica: “Elettori presi in giro”

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Si apre sotto il segno della contestazione accesa il nuovo corso amministrativo inaugurato dal neosindaco di Caltrano Alberto Dal Santo, alle prese già nella prima seduta consiliare con la surroga del consigliere più votato della sua lista: sul tavolo infatti, le dimissioni di Marco Sandonà, nel frattempo investito del ruolo di Presidente di SVT. Un addio ancora prima di partire che non è piaciuto alla minoranza di “Viviamo Caltrano“, subito in trincea contro l’amministrazione appena insediata.

“Qui non si tratta di fare polemica fine a sé stessa – spiega Anna Campese, portavoce del gruppo d’opposizione – quanto piuttosto di rilevare oggettivamente un comportamento di poco rispetto e di scorrettezza nei confronti dei cittadini elettori. Posto che non ci sono incompatibilità tra l’incarico di Sandonà e il suo eventuale ruolo di consigliere, se l’idea era quella di non portare avanti l’impegno sottoscritto con la candidatura accettata soltanto ai primi di maggio, perché non comunicarlo prima del voto? Lo stesso sindaco, non ancora eletto, gioiva del ruolo assunto dal collega con un post social millantando in qualche modo che la cosa avrebbe portato vantaggi per il paese: peccato che Sandonà abbia scelto, formalmente, di sfilarsi un minuto dopo dell’esito elettorale”.

Amarezza mista a rabbia per quei 89 voti più un potenziale effetto traino di voti magari non nominali dovuto alla presenza “di peso” dell’ex primo cittadino – spiegano dall’opposizione – che avrebbero potuto portare anche a esiti differenti: “Durante il consiglio – conclude Campese – abbiamo chiesto conto della situazione pur non giudicando eventuali aspetti personali: nè il sindaco nè Sandonà presente in prima fila, a parte chinare il capo quasi a volersi sottrarre dal dibattito, hanno però proferito parola”.

Parole che invece il primo cittadino ha voluto scandire oggi, tagliando corto su una vicenda raccontata giocoforza da un’altra angolatura: “Le dimissioni di Sandonà sono un fatto squisitamente personale – afferma Dal Santo – arrivate dopo una nomina di cui nessuno sapeva nulla, lui compreso. Ne ho preso atto anch’io, con ovvio rammarico. Ma quel che conta ribadire ai nostri cittadini è che comunque, benchè non presente tra i banchi del consiglio, lui rimarrà a disposizione del paese e del nostro gruppo con lo stesso attaccamento e lo stesso spirito di servizio dimostrato nei mesi scorsi”.