Misure di prevenzione antimafia: confiscata l’abitazione di un “sorvegliato speciale”
A quanto pare la “testa” di un’organizzazione criminale conosciuta è stata individuata dalle forze dell’ordine nell’Altovicentino, e più precisamente nel piccolo Comune di Caltrano. A dimostrarlo è il blitz congiunto portato a termine nelle scorse ore da Guardia di Finanza di Schio e Polizia di Stato, inviata dalla Questura di Vicenza. I militari dei due reparti si sono occupati di mettere i sigilli di un’abitazione che sorge sulle colline della cittadina ai piedi dell’Altopiano, di proprietà di un soggetto che il comando stesso delle Fiamme Gialle definisce come “socialmente pericoloso”.
La notizia appena diffusa al pubblico nella mattinata di lunedì 17 aprile non specifica per ora di chi si tratti né fornisce l’indirizzo dell’alloggio, in ragione delle indagini in corso da approfondire. Il protagonista solo fino a un certo punto “indiretto” della vicenda viene descritto come un pluripregiudicato, su cui pendono una sfilza di imputazioni a carattere penale.
L’attività portata a termine stamattina mira a congelare beni a lui riconducibili e quindi a tutela dello Stato, sul piano economico, in vista di una possibile se non probabile condanna definitiva almeno per alcuni dei reati che comportano un risarcimento all’erario. Il “fresco” decreto di sequestro è stato emesso dal Tribunale di Venezia, che ha accolta le istanze dei “piani alti” delle forze dell’ordine, tra cui spicca la Divisione Anticrimine della Questura berica.
L’avvio delle indagini scaturisce dall’ attività di polizia giudiziaria eseguita dalla Guardia di Finanza di Schio, nell’estate 2021, che aveva portato all’esecuzione dopo una prima fase di approfondimenti di un sequestro preventivo di oltre 420 mila euro per reati di evasione e frode fiscale, nei confronti – tra gli altri – del soggetto destinatario delle odierne misure. La pericolosità sociale conclamata del cittadino di Caltrano ha trovato ragion d’essere in condanne già avvenute e altre denunce a suo carico per furto, ricettazione, associazione per delinquere, truffa, bancarotta fraudolenta.
Per lui è stato attivato quindi il regime di Sorveglianza Speciale di Pubblica Sicurezza per due anni, ai sensi dell’art. 6 del Codice Antimafia, definendo il soggetto come il “deus ex machina di un sistema criminale complesso e sfacciato”. In virtù del sequestro ai fini della confisca, l’inquilino “scomodo” dovrà quindi trovare una diversa destinazione, oltre che “rigare” dritto onde evitare di aggiungere altri capi d’imputazione a quelli già pendenti.