Il saluto al “Baffo”, negoziante di alimentari tipici veneti e membro di una band d’epoca
Tutta la comunità di Carrè si è fermata ieri, chi per presenziare alle esequie e chi per un pensiero intimo o una preghiera, in omaggio alla memoria del “Baffo“. Un uomo conosciuto in paese come lo storico titolare e banconiere di un negozio di alimentari, prodotti tipici veneti soprattutto, che un po’ tutti da questi parti hanno frequentato. “Dal Baffo”, appunto. Antonio Zironda, di 75 anni, persona genuina d’altri tempi affezionata al nomignolo legato al vezzo dei baffi onnipresenti, è mancato nei primi giorni dell’anno nuovo.
Lasciando un vuoto nella sua famiglia e tanta nostalgia tra i cittadini di Carrè e Chiuppano, di cui lui stesso è stato una memoria storica fino a pochi giorni fa, pur vivendo a Piovene Rocchette con la moglie Loretta, il comune confinante rispetto al lavoro nel negozio di via Tedesca. E’ stato per molti ben più del “salumiere di fiducia” per i clienti provenienti in realtà da più località dell’Altovicentino, come testimoniano i messaggi di affetto apparsi nei sui social fino a ieri. Ma anche un musicista, membro a lungo di un’orchestra che ha fatto ballare generazioni di vicentini nel secolo scorso.
Nel pomeriggio di ieri si è celebrato il funerale, ospitato nella chiesa arcipretale di piedi del Monte Summano proprio nel paese di residenza della famiglia Zironda, per una cerimonia affollata e toccata dalle parole buone espresse nel ricordo di Antonio. Mancato nel giorno dell’Epifania, il commerciante di alimentari in passato aveva superato un problema di salute che, però, non gli aveva impedito di farsi trovare presente e attivo all’interno dell’attività lasciata in dote al figlio Alessandro. Unico del “Baffo” discendente che ne porta avanti oggi la tradizione con la stessa abnegazione del compianto padre, dopo avergli regalato la “carica” di nonno grazie alla nascita di due splendide nipotine. Proprio dal “Baffo” ben conosciuto da tutti a Carrè, il figlio “Sandro” come si diceva una volta ha “imparato l’arte”, adattandola ai tempi moderni senza mai scordare gli insegnamenti del padre.
Da ricordare in questa sede che agli albori, la rivendita specializzata di salumi, formaggi e generi alimentari era gestita in coppia con Giampietro Apolloni – anche lui mancato di recente, residente a Carrè – che tutti soprannominavano “Barba” e “Baffo”, un’azzeccata accoppiata che aveva abbinato alla bontà dei prodotti la simpatia e lo spirito tanto laborioso quanto gioviale dei due commessi.