Parole a Confine: il dialogo, la voglia di unire e accorciare le distanze attraverso la cultura
Quindici giorni di festival di parole, espressioni e idee che si alimentano dall’unione di tre paesi in nome della cultura per provare, se non proprio a unire, almeno ad avvicinare ciò che appare “reciprocamente diverso”. L’edizione 2019 di “Parole a Confine – Festival della Letteratura e oltre” prende spunto dall’affiatata collaborazione offerta dai comuni di Carrè, Chiuppano e Caltrano per fare da catapulta di un messaggio senza confini appunto, seminandolo nelle coscienze. Attraverso l’arte a 360° e diversi linguaggi universali tra musica, letteratura e acrobazie circensi.
Si tratta del 15° appuntamento, al via sabato 30 marzo con lo spettacolo di Titino Carrara e con conclusione il 13 di aprile danzando sulla voce di Patrizia Laquidara. “In tempi di naufragi umani e culturali – così si presenta la rassegna ormai imminente -, di uomini che guardano immobili con le braccia incrociate, di urla e semplificazioni, Parole a Confine sente l’esigenza di dire dove sta. Sta con la diversità, la marginalità, il coraggio di attraversare le paure. Sta anche con la follia, con l’arte di chi si traveste, con le acrobazie, fisiche e mentali, di nomadi e circensi”.
“Sta con chi vuole andare oltre l’apparenza, attraversarla, ribaltarla, vederla da una angolazione diversa. Perché Parole a Confine crede nella ricchezza dell’umanità, che è sempre sfaccettata, complessa, non ingabbiabile. E non si rassegna alla retorica della paura. Vuole continuare a dialogare con chi la pensa diversamente. Vuole mettere in discussione proclami e certezze: cercare tracce di uomo nella donna e di donna nell’uomo. Nella speranza di potere, così, unire, in un momento in cui tutto sembra dividersi”.
Le tappe della rassegna. Aprirà il Festival, il 30 marzo alle ore 20.45, all’Auditorium di Chiuppano, Titino Carrara con il suo “La terra della mia anima”, monologo teatrale su Beniamino Rossini, gentiluomo di malavita.
Martedì 2 aprile, alle ore 20.45, presso il Centro Culturale Caradium di Carrè, sarà la volta del fumetto. Con Lola Airaghi, disegnatrice della scuderia Bonelli e Claudio Chiaverotti, sceneggiatore di Dylan Dog.
Giovedì 4 aprile, alle 20.45, presso la Sala parrocchiale di Caltrano, Fabio Genovesi, Premio Strega Giovani 2015, presenterà “Il mare dove non si tocca”.
Venerdì 5 aprile, alle 20.45, presso Casa Colere di Chiuppano, Emanuela Canepa, vincitrice del Premio Calvino 2017, presenta il suo libro “L’animale femmina”.
Sabato 6 aprile, alle 20.45, presso l’Auditorium di Carrè, sarà la volta de Le Sorelle Marinetti, con il loro musical “Topolini, mici e pinguini innamorati”.
Domenica 7 aprile, sempre all’Auditorium di Carrè, alle 17.00, sarà la volta di Circo Paniko con i suoi artisti nomadi, liberi e folli, che ci condurranno in un viaggio onirico, tra circo, danza e musica.
Giovedì 11 aprile, alle 20.45, al Centro Culturale Caradium di Carré, Simona Vinci, già Premio Campiello, ci porterà nel bosco degli spaventi e delle paure.
Venerdì 12 aprile, alle 20.45, al Centro Diurno il Gelso di Chiuppano, Margherita Oggero presenterà il suo romanzo “Non fa niente”.
Chiuderà il festival, il 13 aprile, alle 20.45, presso la Palestra Comunale di Caltrano, Patrizia Laquidara che presenta il suo nuovo live “C’è qui qualcosa che ti riguarda”. L’artista vicentina, da sempre fedele al suo bisogno di essere libera, alternerà canto a letture, in un concerto che unisce la grande tradizione del cantautorato italiano con suggestioni meticce, che accolgono le energie di mondi diversi senza paura.
PAROLE A CONFINE sarà, come sempre, anche Festival Ragazzi, dedicato al tema dell’apparenza e dei suoi inganni. Con letture in lingua straniera, animazioni, laboratori, storie da leggere tra le pagine del magazine Womby.
Info e prevendite presso le biblioteche di Caltrano (0445/390667), Carrè (0445/893047) e Chiuppano (0445/892972). Programma completo e dettagliato degli eventi sul sito ufficiale (clicca) e sulla pagina Facebook ParoleAConfine.