Tre opzioni più una come jolly: la fusione passa per il sondaggio tra i cittadini
Carrè e Chiuppano saranno ufficialmente “fuse” solo dopo un referendum popolare, ma le due amministrazioni vanno già da tempo a braccetto e si prendono avanti: parte lunedì il sondaggio nei due comuni per scegliere la denominazione ufficiale dell’accoppiata che darà vita a un potenziale ente locale da oltre seimila abitanti. Colbregonza in omaggio alle colline dirimpettaie, la variante Bregonza e l’ibrido Carpàno le tre opzioni previste e su cui votare. Più uno spazio bianco come jolly, su cui ogni cittadino potrà esprimere la propria proposta e dare sfogo alla fantasia.
Creare un’unica identità, accedere a fondi pubblici, condividere le risorse e le energie costituiscono alcuni dei capisaldi dell’unione di intenti tra le due amministrazioni, che già hanno dato vita recentemente ad un consiglio comunale congiunto in vista di un “matrimonio che s’ha da fare”, referendum vincolante permettendo (si terrà il prossimo autunno), almeno secondo le intenzioni dei primi cittadini di Carrè Davide Mattei e di Chiuppano Giuseppe Panozzo. Chiamati all’urna, che non sarà in ogni caso “funeraria” per quanto riguarda la storia dei due paesi che manterranno la toponomastica e la propria storia, circa cinquemila cittadini, poco meno del 10% dei quali residenti all’estero.
Tutti avranno tempo da lunedì prossimo – dopodomani – e fino a venerdì 23 marzo per esprimere la propria preferenza. Il sondaggio, a differenza del futuro referendum, non sarà vincolante ma metterà nelle mani dei sindaci un chiaro mandato, così come l’affluenza nei numeri potrà dare il “polso” sull’effettiva volontà degli abitanti di unirsi in coro verso la fusione. Oppure mantenere lo status quo attuale.
Per votare basterà recarsi nei municipi di riferimento del proprio paese di residenza nel giorni feriali dalle 10.30 alle 12.30. Appuntamenti “festivi” invece sabato 17 e domenica 18 dalle 9.30 alle 12.30 nelle rispettive sale consiliari.