Anche Mario Ettore a “quota 100”. Festa al cubo per il gruppo Fidas di Chiuppano
Da ieri il gruppo Fidas di Chiuppano festeggia un altro “centenario”. Il suo nome è Mario Ettore Tribbia, e in verità ha “solo” 55 anni, quasi metà dei quali trascorsi con l’orgoglio di essere un donatore di sangue. Regolarmente iscritto e tra i più attivi dell’Altovicentino, tanta da tagliare il simbolico traguardo della “tripla cifra”, giustamente festeggiata con la propria associazione seppur tra le limitatezze legate all’emergenza sanitaria.
Se valeva il detto “buon sangue non mente” per il precedente “quota 100” di recente festeggiato dello stesso gruppo (non sanguigno), Denis Rubini, che ha seguito l’esempio della madre prima centenaria tra gli associati di Chiuppano, nel caso di Tribbia è il connubio tra donatore e sportivo di lungo corso a saltare all’occhio.
“Il 2020, l’anno del Covid-19 – spiega la presidente del Gruppo Fidas locale, Romilda Dal Prà – ha fermato il mondo, ma non ha fermato i donatori di Chiuppano, che lo scorso anno hanno donato 186 sacche, tra plasma e sangue intero”. Non male per una delle più piccole – ma tra le più attive – associazioni Fidas sparse per la provincia e in particolare per l’Altovicentino, che oltre ad impegnarsi per il reclutamento di nuovi donatori sa anche comunicare i risultati ottenuti dai proprio “paladini del dono.
Un paio di foto ricordo della 100esima donazione avvenuta con successo lunedì rimarranno fra le immagini da album dei ricordi più belli per Mario Ettore, la cui prima esperienza come donatore risale all’età di 23 anni e che condivide questa “missione” nobile con la moglie Mariangela. Chiuppanese doc, ha fatto parte prima del gruppo di Isola Vicentina e, insieme alla compagna di vita, ha invitato anche le figlie Francesca e Mariachiara a far parte di questa seconda grande famiglia dal cuore grande. Una tradizione insomma da portare avanti, con i nipotini già precettati per il futuro.