Defunti convocati per il vaccino. Atteso un ultracentenario emigrato in Australia ma è morto nel ’94
Il signor M. G., classe 1912 e originario di Chiuppano nell’Altovicentino, secondo le liste dell’Ulss 7 Pedemontana avrebbe dovuto recarsi oggi alle 14.45 al punto vaccini allestito ad Arsiero per la somministrazione del vaccino contro l’epidemia di Covid-19. Alla bella età di 109 anni da compiere il prossimo 14 maggio. Ma, purtroppo per lui e i familiari che a suo tempo lo hanno salutato per sempre, non può raggiungere, essendo deceduto nel 1994 da emigrante in Australia.
In casa di una donna residente a Chiuppano qualche giorno fa è giunta una lettera con indicato nel mittente proprio l’Ulss 7 Pedemontana, quindi per conto della Regione Veneto, invitando lo zio ultracentenario – evidentemente presente nella banca dati dell’azienda sanitaria – a recarsi nell’ambulatorio indicato pe ricevere la prima dose di siero. La nipote, comprensibilmente esterrefatta davanti alla missiva non attesa, ha informato i parenti australiani della comunicazione errata a lei recapitata e l’ha resa poi pubblica sulla pagina Facebook dedicata al paese, segnalando alla cittadinanza il “disservizio” oltre che all’ufficio competente.
Curiosa l’indicazione dell’indirizzo a cui far giungere la lettera di convocazione entro la data odierna del 26 marzo 2021:”via rientrato dall’Australia n°0″. Una destinazione fittizia che avrà probabilmente stuzzicato lo spirito esplorativo del postino di turno, fino a trovare la cassetta della posta “giusta” – si fa per dire – di un parente prossimo che effettivamente vivesse a Chiuppano. Di certo, ironia a parte che si ferma qui in rispetto del “caro estinto” deceduto in realtà a 92 anni di età, la segnalazione porta alla luce un problema di trasmissione dati tra cittadini italiani residenti all’estero, i comuni di origine e le aziende sanitarie territoriali.
Un intoppo burocratico e nulla più che implica la necessità di un aggiornamento dei dati anagrafici negli archivi, al fine soprattutto di non disperdere altro tempo utile e sprecare comunicazioni cartacee senza riscontro. Va da sè che, in tutto il Veneto, visto l’alto flusso di emigranti in generale verso gli stati esteri come l’Australia o gli Usa ma anche l’Argentina, il Belgio o la Germania per citare solo alcune tra le mete più gettonate da chi partiva in cerca di lavoro e di fortuna, c’è da aspettarsi qualche altro caso analogo a quello di Chiuppano nel Vicentino. In aggiunta a quelli già resi noti a Lonigo e a Schio, rispettivamente legati a una coppia di coniugi già estinta oltre 20 anni fa e a un nominativo “sconosciuto” originario del Lazio che mai aveva vissuto in Altovicentino.