Maltempo, un camion sbanda e rovescia il carico sulla rotonda. La situazione meteo
Lo strato di neve caduto tra la notte e la mattinata continua a mietere fortunatamente non vittime ma varie sbandate fuori strada. Dopo la fotonotizia di un bus di linea finito nel fossato tra Zanè e Marano Vicentino, ci giunge in redazione l’immagine di un camion con parte del carico di tondini d’acciaio finiti sulla asfalto, anzi sulla neve che lo copre e lo ha reso sdrucciolevole. La “sbandata” è avvenuta nel territorio di Chiuppano sulla rotatoria imbiancata nel tratto da via Piovene. Transito chiuso in un senso di marcia per consentire di liberare il manto stradale con i carabinieri della stazione locale impegnati a regolare il traffico.
Numerose le segnalazioni di auto finite fuori carreggiata a causa di manovre azzardate o di pneumatici in dotazione non adatti alla percorrenza su vie coperte da uno strato di neve, maxi lavoro per carrozzerie e soccorso stradale. Sin dalla dall’alba mezzi spargisale in azione a macchia di leopardo in tutta la provincia berica, dopo gli interventi preventivi già operati nella tarda serata di ieri e in nottata. Nelle zone collinare e montane “in campo” anche i veicoli cosiddetti spazzaneve. Non si segnalano comunque, almeno finora, particolari criticità. Le previsioni meteo avevano allertato preventivamente gli enti pubblici e i vari “piano neve” approntati dalle amministrazioni sono stati attivati più o meno tempestivamente nei diversi comuni.
Il maltempo, che interessa tutta la regione, proseguirà per tutta la giornata anche se l’intensità della discesa dei fiocchi di neve già da alcune ore risulta in calo. Per poi riprendere tra la serata di oggi e la mattinata di domani, con nuove nevicate e gelate. Permangono le masse d’aria gelida sul territorio, la situazione dovrebbe rientrare nella norma a partire da venerdì pomeriggio con un lieve rialzo delle temperature. Lo stato d’allerta proclamato dalla protezione civile si concluderà sabato alle 8.
Le nevicate, estese su tutta la pianura, non dovrebbero oltrepassare i 5-10 centimetri, salendo di entità nelle zone pedemontane e progressivamente in quelle montane, come Piccole Dolomiti e Altopiano di Asiago. Tutto questo secondo i dati e le previsioni inseriti nel bollettino emanato dalla Regione Veneto in collaborazione con l’Arpav.