Nasce “La casa di Toni”, coabitazione per ragazzi in situazioni difficili
Un immobile situato a Chiuppano, donato dalla famiglia Lucca, diventerà la casa in cui coabiteranno ragazzi neo-maggiorenni che escono da percorsi di protezione e tutela.
In questo edificio, chiamato “La casa di Toni”, si svilupperà infatti il progetto di housing sociale “Le Finestre sul Costo”, che darà un’opportunità a quei tanti ragazzi che altrimenti rischierebbero di trovarsi prematuramente soli.
Il progetto, gestito dalla cooperativa sociale Radicà, partirà proprio domani con l’inaugurazione della casa. I sei appartamenti di cui si compone saranno destinati a giovani provenienti da percorsi di protezione e tutela, nuclei mono-genitoriali, unitamente a famiglie, giovani coppie o singoli, che intendono vivere un’esperienza di vicinanza solidale. Tale contesto di co-housing è mediato dalla presenza di figure educative professionali.
“Il progetto nasce inizialmente dal voler offrire un’opportunità a giovani care leavers, ragazzi che stanno per terminare o hanno terminato il percorso di protezione e di crescita in comunità residenziale, casa famiglia o famiglia affidataria – spiega Radicà – si tratta di ragazzi che si sono ritrovati privi di riferimenti familiari e hanno vissuto storie complesse che li hanno portati ad essere seguiti dai servizi sociali ed inseriti in percorsi di cura e tutela. Con l’avvicinarsi e il raggiungimento della maggiore età, rischiano di ritrovarsi soli ad affrontare problematiche economiche, abitative e i loro normali bisogni di crescita. Spesso sono ancora inseriti in un percorso scolastico che li può portare al conseguimento del diploma di maturità ma si vedono costretti a dover anticipatamente badare a se stessi e la scuola diventa insostenibile”.
“La Casa di Toni” vuole dunque presentarsi come un luogo di coabitazione nel quale percorsi educativi sostenuti da figure professionali si intrecciano con la scelta di intraprendere un’esperienza di vicinanza solidale e di vivere il territorio da cittadini attivi. “Progetto che può continuare ad esserlo grazie all’impegno di tutti coloro che ci credono e che lo esprimono sia con donazioni sia con il loro rimboccarsi le maniche – conclude Radicà – i percorsi in atto sono sostenuti oltre che dalla Cooperativa Radicà, anche da alcuni enti pubblici tra cui le Amministrazioni comunali di Thiene e di Zugliano”.