Chiusi un bazar e un ristorante cinesi: controlli a tappeto dei carabinieri
Un bazar di articoli assortiti di Zanè e un ristorante orientale di Thiene sono stati “visitati” dal nucleo Nas dei Carabinieri di Padova e dai colleghi della compagnia dell’Arma di Thiene e chiusi al pubblico fino a nuovo ordine, a causa di varie irregolarità riscontrate nel corso dei due blitz avvenuti martedì mattina. Sono state comminate ai rispettivi gestori – entrambi di nazionalità cinese – sanzioni per complessivi 43 mila euro.
Si tratta del grade punto vendita “Easy 1 Market” di via Manzoni a Zanè, dislocato su due piani nell’ex sede di Dal Maso Abbigliamento, e del “Ristorante Shangai” di via Vittorio Veneto nella città confinante dell’Altovicentino. A collaborare nelle ispezioni mirate anche l’Ispettorato del Lavoro di Vicenza.
Il bilancio dei controlli, finalizzati a verificare l’effettiva osservanza delle norme di tutela e sicurezza del lavoro, di legislazione sociale e delle condizioni igienico sanitarie, si è concluso con le denunce alla Procura di Vicenza dei legali rappresentanti delle attività commerciali e la chiusura al pubblico di entrambi gli esercizi pubblici per le inadempienze accertate. Per il bazar ammonta a 21 mila euro il “salasso”, addebiti per gravi lacune in materia di sicurezza sul posto di lavoro e per violazione delle norme sulla corretta informazione nelle etichette di articoli giocattolo. Articoli destinati ai bambini posti quindi sotto sequestro.
L’ispezione successiva, effettuata presso un ristorante cinese vicino alla stazione dei treni di Thiene, ha permesso ai carabinieri di rilevare, anche qui, alcune violazioni in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro, elevando sanzioni per un importo complessivo di circa 20 mila euro, che ha portato anche alla sospensione dell’impiego di un dipendente per la mancata formazione, mentre il Nucleo Anti Sofisticazione ha comminato sanzioni per un importo di 2 mila euro in relazione alle precarie condizioni igienico-sanitarie riscontrate con il supporto del personale degli uffici igiene dell’Ulss 7 e la mancata verifica delle procedure di autocontrollo.
Entrambe le attività dovranno tassativamente tenere porte chiuse e serrande abbassate fino alla piena regolarizzazione delle inadempienze. I titolari di origine asiatiche in ogni caso dovranno poi personalmente presentarsi in Tribunale.