Contro la mancanza di luoghi di ritrovo, l’alleanza genitori – Parrocchia. Stasera si apre

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E’ un paese pronto a riabbracciare quella socialità e quello spirito di comunità a servizio tanto auspicato quella che stasera, sabato 16 novembre dalle 19.30, celebrerà l’opening del patronato come luogo per giovani e giovanissimi di Cogollo del Cengio.

Una sfida vinta quella conseguita da un tenace gruppo di genitori del comune ai piedi delle Prealpi Vicentine dove in tanti lamentano – come in vero accade in molte altre realtà medio piccole – l’assenza di luoghi di ritrovo e di strutture utili a ragazzi costretti a bivaccare all’aperto o a doversi spostare, ancora giovanissimi, nei centri più grossi con comprensibile preoccupazione delle famiglie. Da tempo infatti, a Cogollo, si tentava di costituire un comitato di volontari che potesse gestire il servizio opening, ma trovare chi potesse sacrificare le ore serali di weekend e festivi era tutt’altro che facile: “Gli spazi c’erano – spiega una delle referenti del comitato parrocchiale – abbiamo un bel Centro polifunzionale moderno e fruibile, ma mettersi a disposizione andando a erodere quel poco tempo che tutti abbiamo, tra lavoro e impegni personali, ha rappresentato un grosso ostacolo. Poi il passaparola e la voglia di dare questa bella opportunità ai nostri ragazzi, ha prevalso e ora siamo finalmente pronti a partire”.

Ping pong, calcetto, giochi in scatola e un comodo salottino dove dimenticare per qualche ora il cellulare e scherzare in armonia e condivisione: “Durante l’apertura – spiega ancora il Comitato – sarà sempre attivato un monitoraggio da parte di adulti. Al momento garantiremo tutti i sabati dalle 16 alle 18 e dalle 20.30 alle 22.30, ma confidiamo che altri vorranno aiutarci ad ampliarli”. Un servizio totalmente gratuito in un contesto riscaldato e in pieno centro, disponibile per ragazze e ragazzi dalla scuola Primaria sino ai 18 anni. Una notizia accolta con gioia anche dal parroco del paese, Don Luigi, da sempre fervido sostenitore del centro parrocchiale come casa della comunità. Un bel segnale di vitalità, esempio virtuoso di come spesso, alle mancate risposte di un tessuto istituzionale e amministrativo preso su vari fronti, arrivino quelle di una cittadinanza attiva e responsabile verso le generazioni future.