Costo vecchio, c’è anche l’Fbi: dall’eredità multimilionaria, alle bugie dell’ex sino al cadavere occultato
A Cogollo, poco più di tremila anime mal contate, tutto ci si aspettava meno che salire alla ribalta mediatica di mezzo mondo. Ad accendere i riflettori sul paese della Val d’Astico, un caso di cronaca nera che ha condotto un ampio dispiegamento interforze alla ricerca dei resti di Ana Maria Henao proprio qui, tra i boschi che solitamente accolgono ciclisti e qualche residente di passaggio verso l’Altopiano dei Sette Comuni. Un caso che si infittisce quello legato alle sorti della 40enne di origine colombiana con passaporto statunitense, scomparsa il 2 febbraio scorso a Madrid.
Cosa sappiamo della donna. Secondo quanto ricostruito anche grazie alla stampa internazionale, da dicembre 2023 Ana Maria Henao si trovava a Madrid forse anche per riprendere fiato dopo un’aspra battaglia per la separazione dal marito, David Knezevic, 36enne di origine serba col quale era sposata da 13 anni e gestiva un’ampia rete di affitti turistici oltre che una piattaforma di servizi informatici. Attività che rendevano milioni di dollari, circostanza tutt’altro che secondaria nel quadro d’indagine. Ad ogni buon conto, il 2 febbraio scorso l’imprenditrice si sarebbe dovuta trovare con un’amica per raggiungere Barcellona, ma Ana Maria a quell’appuntamento non si è mai presentata.
I sospetti sul marito e l’arresto. A inchiodare il marito – che inizialmente aveva raccontato agli inquirenti di trovarsi in Serbia – le telecamere di un’area commerciale dove l’uomo è stato filmato mentre usciva da un negozio con del nastro da pacco e poi ancora mentre sarebbe entrato nell’abitazione della donna per uscirne con una valigia particolarmente grande. Forse abbastanza per contenere il corpo minuto della donna. Di fatto l’uomo ha lasciato Belgrado il 30 gennaio per ritornarci il 5 febbraio, attraversando in auto la frontiera con la Croazia: un itinerario che avrebbe compreso anche il vicentino e Cogollo del Cengio in particolare, dove potrebbero trovarsi i resti dell’ex moglie. Perchè proprio a Cogollo, è però una domanda che non ha ancora avuto una risposta.
Cosa porta al Costo Vecchio a Cogollo del Cengio. A portare polizia scientifica con i cani molecolari, i vigili del fuoco, gli inquirenti spagnoli e persino l’FBI tra i tornanti un po’ acciaccati del Costo Vecchio transennato per l’occasione da un’ordinanza del sindaco, sia il satellitare dell’auto a noleggio col quale Knezevic avrebbe compiuto il viaggio da Madrid a Belgrado, sia alcune indicazioni puntuali fornite negli ultimi giorni dall’uomo stesso. Di fatto però, si cerca da due giorni – ieri anche con l’ausilio di un piccolo scavatore – ma non ci sono stati esiti: difficile la ricerca, sia per l’ampiezza della zona che per i mesi passati in un’area battuta da diversi animali selvatici oltre che da eventi meteorologici piuttosto impattanti.
Rimane, per ora, il più stretto riserbo sul fatto che le ricerche possano proseguire o meno: alle 13.30 di oggi la strada che dalla zona storica dove si trova la Chiesa dell’Olmo conduce al terzo tornante e si immette nella SP349 è stata riaperta. Ma le transenne, appoggiate ai lati, rimangono.