Donatori di sangue a raduno sul Cengio: la vita come dono
“Dobbiamo ricordarci che la nostra vita ha valore quando la si dona. Perde valore, invece, quando la tratteniamo. Sono rientrato da poco in Africa e là si dice che quando vai davanti al Signore devi farlo con le mani aperte, pronti a raccogliere quello che lui e gli altri offrono. Ricordiamo sempre che nella vita si guadagna donando”. Con queste parole il vicario generale della diocesi di Vicenza, mons. Lorenzo Zaupa, è intervenuto ieri mattina al Monte Cengio, in occasione della tradizionale Festa del donatore di Fidas Vicenza.
Una giornata partecipata, che assume un valore del tutto particolare, in quanto celebrata in concomitanza con le attività programmate per il 60° di fondazione dell’Associazione donatori di sangue Fidas Vicenza, da sempre impegnata nel territorio, prima federata in Veneto e terza a livello nazionale per numero di donatori e, soprattutto, per donazioni.
“La nostra vita è in continuo cammino con Gesù, al suo fianco – ha sottolineato mons. Zaupa – e dobbiamo confidare nel fatto che il Signore ci dia il coraggio di essere dalla parte degli altri e di aiutarli sempre”.
Grande emozione nelle parole del presidente provinciale di Fidas Vicenza, Mariano Morbin: “quella di oggi è come sempre una giornata speciale, in quanto rinnoviamo la nostra promessa di donatori ed assume un valore del tutto particolare dopo sessant’anni di costante e continuo impegno nel territorio. Non dobbiamo mai calare la testa e lasciare che l’indifferenza prenda il sopravvento. Il valore delle persone è la nostra priorità e continueremo a celebrarlo, perché è ciò in cui crediamo di più. Oggi, però, vogliamo anche spendere un ringraziamento particolare per la famiglia Spezzapria, che con lungimiranza e grande generosità, qualche anno fa ha reso possibile il restauro della nostra chiesetta del donatore. Sono sempre rimasti nell’ombra, ma oggi con la scomparsa del presidente del Gruppo Forgital, Nadir Spezzapria, riteniamo opportuno ricordare la grande generosità di avveduti imprenditori che non mancano di far sentire il proprio contributo, non soltanto a parole”.
Tra i presenti c’era anche il sindaco di Cogollo del Cengio, che ha ringraziato i donatori di sangue “sempre pronti ed in prima linea quando c’è bisogno di aiuto”.
La festa al Monte Cengio si è conclusa con il tradizionale pranzo e con molti divertenti momenti di intrattenimento.