Colpisce con un pugno al volto e scappa in centro. Knockout game o raptus?
“Allucinante”. Questo l’aggettivo più usato da Andrea De Rizzo, colpito da un pugno in volto in pieno centro a Thiene, martedì sera verso le 18.30. Un’aggressione, del tutto immotivata, forse con l’intento maldestro di rapinare un passante qualsiasi o, altra ipotesi, per uno stupido gioco. Nel viottolo che costeggia la “Chiesetta Rossa”, uno dei simboli del cuore di Thiene, un ragazzo di colore – dai 16 ai 22 anni apparenti secondo la descrizione fornita – ha affiancato la vittima sferrandogli un pugno. Solo grazie alla prontezza di riflessi altrui lo ha centrato di striscio alla mandibola, anzichè in piena faccia. Poi la fuga immediata verso corso Garibaldi, dove ha fatto perdere le proprie tracce.
Un “diretto” che fortunatamente non ha messo ko Andrea De Rizzo, fresco 50enne residente a Schio, conosciuto fra l’altro nell’ambito sportivo vista la sua attività di allenatore di calcio dilettantistico. “Dopo aver subito il colpo mi sono subito guardato attorno – spiega il malcapitato protagonista passivo del fatto – per vedere se qualcuno stesse riprendendo la scena. Il primo pensiero è stato a quel gioco – ndr il knockout game in voga in alcune bande di delinquentelli – di cui avevo appreso nei tg”.
Nessuna anima viva intorno, però, in un tratto in penombra in cui gli unici individui in transito a piedi in quel frangente erano proprio aggressore e aggredito. Questo nonostante a quell’ora il centro cittadino fosse affollato. Lo scledense, che si dirigeva verso il parcheggio sotteraneo, non aveva percepito alcun segnale di pericolo, non teneva in mano borse nè valigette nè altro che potesse far gola ad un ladro o borseggiatore. Nulla di nulla. “Ho visto una persona che procedeva con passo normale di fronte a me – racconta – ci siamo affiancati, non mi aveva minimamente insospettito, anzi, il ragazzo aveva un aspetto rassicurante, pulito, vestito bene, solo con un cappuccio in testa come tanti giovani. Con la coda dell’occhio ho visto partire un pugno improvviso dal suo braccio sinistro, e fuggire subito. Non una parola e non ha tentato di rubarmi nulla, sono rimasto allibito”.
La stessa vittima rassicura tutti sulle conseguenze del jab andato a segno provocandogli solo un dolore momentaneo alla mandibola. “Non sono andato al Pronto Soccorso perchè non era necessario, dal punto di vista fisico sto bene, da quello morale molto meno: è allucinante quanto accaduto, sono rimasto scioccato”. Poi l’opportuna denuncia presso gli uffici della Polizia Locale di Thiene, che di concerto con i carabinieri ha avviato le indagini, forte dei filmati della videosorveglianza. “Li ho visionati anch’io – prosegue -, non si scorge il momento esatto dell’aggressione ma la figura del giovane in fuga sì. Speriamo che gli elementi in possesso siano sufficienti per identificarlo”.
Alta statura (circa un metro e 90), vestito come tanti teenagers di oggi, cappellino sotto il cappuccio. Una descrizione che non si discosta di molto da quella fornita da un’altra vittima in circostanze simili. Il collegamento repentino con un altro fatto di cronaca recente è automatico: il sospetto è che si possa trattare della stessa persone che, circa quindici giorni fa, aveva provocato e colpito Luca Carollo, un consulente di Piovene che usciva dall’ufficio. Sempre a Thiene, a distanza di appena duecento metri l’una dall’altra, in via Trieste in quell’occasione nei pressi del parcheggio del “Bosco” .
“Mi è andata bene tutto sommato – conclude Andrea De Rizzo – nessun sentimento di rivalsa nè di vendetta da parte mia. Spero solo che nessun altro debba vivere un’esperienza di questo genere perchè potrebbe incorrere in guai peggiori, vorrei capire cosa spinga una persona a compiere atti simili”.