Convocazione dei sindaci per Casarotto-Michelusi, Benetti: “Rispetto per i cittadini di Thiene”
La venuta a Thiene di 16 sindaci dell’Alto Vicentino, per salutare il collega Giovanni Casarotto e fare due chiacchiere con il suo “delfino” Giampi Michelusi che andrà al ballottaggio domenica prossima per le amministrative contro lo sfidante Manuel Benetti, non è piaciuta a quest’ultimo.
Benetti stesso ha voluto far conoscere la sua opinione in merito all’incontro, definendolo “Stranezze a qualche giorno dal ballottaggio, che provocano stupore ed anche rammarico”.
Il candidato del centro-destra, che con quella a suo nome ha conquistato il maggior numero di preferenze di lista, oscurando tutti i partiti, non ha gradito che potenziali colleghi abbiano accettato l’invito di Michelusi, che in piazza Chilesotti martedì nel tardo pomeriggio ha parlato di “area urbana” e di investimenti che riguardano l’intero territorio, non solo Thiene.
Una Thiene, che esce da dieci anni di amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Casarotto, con Michelusi come assessore in entrambi i mandati e che a detta di Benetti, proprio in questo periodo, “ha rovinato Thiene”.
Benetti pesta duro, ipotizzando che i primi cittadini dei paesi vicini non siano venuti a Thiene solo per salutare Casarotto o per conoscere il suo eventuale successore, ma per esprimere chiaro appoggio a chi domenica prossima sarà contro di lui nel voto delle urne.
Per questo il candidato, appoggiato non solo dai partiti Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, ma anche dalle liste civiche Noi per Thiene e Vivere Thiene, ha deciso di farsi sentire e dopo l’aperitivo tra Casarotto, Michelusi e i sindaci ha dichiarato: “Un fatto poco piacevole nei confronti dei thienesi a qualche giorno del ballottaggio. I cittadini di Thiene meritano considerazione e rispetto. Noi crediamo che saranno loro a dover scegliere e che sono in grado di decidere autonomamente chi li può rappresentare per il meglio e quindi il proprio sindaco, senza il bisogno di consigli provenienti da fuori comune, da alleanze su larga scala, esterne alla città, a supporto di chi ha rovinato Thiene in questi anni”.
Benetti – che ha rinunciato a stringere un apparentamento formale con la terza arrivata nel primo turno, Giulia Scanavin – ha quindi invocato ancora una volta il “cambiamento”, parola chiave della sua campagna elettorale, intesa – più che un insieme di progetti e proposte alternative – come volontà di togliere la città dall’amministrazione di “sinistra” (sebbene in realtà i dieci anni di Casarotto siano stati anche molto caratterizzati dalla gestione di un ampio ventaglio di forze che andava dalla forza conservatrice di Samperi al centro di Michelusi e Strinati, fino poi al “moderato” Pd di Zorzan).
Il candidato sindaco del centro-destra, comunque, della sua voglia di cambiare è convinto e ritiene che il suo punto di forza, come coalizione, siano anche gli agganci “in Provincia e Regione”: “Alle tante belle chiacchiere, preferiamo i fatti: è innegabile la mala gestione della sinistra a Thiene per dieci anni, che ha ridotto la città ad un ruolo secondario nell’Alto Vicentino. Bisogna scegliere di interrompere questa spirale negativa della coalizione di sinistra. Vogliamo ricordare a tutti gli elettori che se si continuerà con la vecchia amministrazione il ruolo di Thiene non cambierà e che sono i cittadini ad avere la possibilità di decidere il loro futuro. Solo la nostra coalizione ha il dialogo diretto e la filiera con Provincia e Regione; quindi, solo con Benetti Thiene ritornerà ad avere il ruolo guida per il territorio e il valore che merita”.
Nel frattempo, si era vociferato di un incontro, a supporto del candidato Lega-FI-FdI-civiche, anche con i sindaci di riferimento nell’Alto Vicentino, ma al momento la notizia non avrebbe trovato conferme.