Dipendente comunale infedele, i soldi mancanti della tassa rifiuti sono circa 40mila
Emergono nuovi dettagli sulla vicenda dell’impiegato infedele scoperto dal Comune di Thiene, che faceva pagare la tassa rifiuti in contanti. Il lavoratore, ora sospeso, invece che far presente ai cittadini che la Tari va pagata solamente con il modello F24, chiedeva il dovuto in banconote. Il sindaco Giovanni Casarotto, per correttezza d’informazione, fa sapere che il dipendente era impiegato all’ufficio tributi comunale dagli inizi del 2018 e che, pertanto, tale situazione non può essersi protratta per anni.
“Ribadisco, inoltre, che sono ancora in corso gli accertamenti contabili per determinare il numero di utenti e per quantificare con esattezza l’entità delle somme indebitamente sottratte che potrebbero aggirarsi sui 40mila euro – precisa il sindaco -. L’attività ordinaria dell’ufficio non è bloccata e procede regolarmente, pur tra le difficoltà di un aggravio di impegno richiesto, dovuto sia alla ricostruzione delle posizioni contributive, che all’accoglienza e consulenza dei cittadini interessati al problema del pagamento effettuato in contanti, che sono invitati a presentarsi agli uffici e che ringrazio per la collaborazione”.
Si è in attesa, inoltre, che facciano il loro corso anche le indagini degli inquirenti e le conseguenti decisioni della magistratura.