Elezioni Thiene, Michelusi operativo senza perdere tempo: “I soldi del Pnrr non aspettano”
Mancano pochi giorni alle elezioni amministrative di Thiene con cinque candidati che grazie ai loro programmi cercano di conquistare la poltrona da sindaco.
Daniele Apolloni, Manuel Benetti, Alberto Ferracin, Gianantonio Michelusi detto Giampi e Giulia Scanavin aspettano con ansia per vedere se uno di loro sarà eletto al primo turno con il 50 per cento più uno dei voti degli elettori o se in due dovranno andare al ballottaggio, previsto per il 26 giugno, sfidandosi in un duello diretto.
Per facilitare il lavoro degli elettori, abbiamo deciso di porre alcune domande a tutti i candidati pubblicandole in baseall’ordine alfabetico, considerando il cognome del candidato (ricordando che Daniele Apolloni non ha risposto alle nostre domande).
E’ il turno. quindi, di Gianantonio Michelusi detto Giampi, 61 anni, attuale assessore nella giunta del sindaco Giovanni Casarotto. A sostenerlo cinque liste: Thiene al centro, Insieme per Michelusi Pd, Equa Thiene, Thien’è Michelusi sindaco, Thiene per mano Michelusi sindaco.
Michelusi, quali sono le tre principali criticità di Thiene e come intende risolverle?
“I miei tre punti di partenza sono la sanità pubblica che deve erogare servizi efficienti, il traffico che preme sempre di più in città e la crisi del settore del commercio. Per quanto riguarda la sanità, chi fa promesse promette utopie perché è stato ridotto il potere dei sindaci che oggi possono mettere lingua solo ed esclusivamente sui servizi socio assistenziali, non sui servizi ospedalieri. Non possiamo mettere parola in merito ai reparti e chi lo fa le spara ingannando il popolo. Ci vuole tuttavia una grande e maggiore unitarietà nelle decisioni dei sindaci; questo ha portato l’Emodinamica h24 a Santorso e questo coinvolgimento globale si tradurrà in un piano programmatico fattivo, collaborativo e condiviso. Con l’ambito sociale territoriale (Ats) ci sarà più potere per i Comuni rispetto all’Ulss; entro quest’anno il piano di zona sarà approvato e porterà un valore aggiunto nel complesso socio assistenziale.
In tema di traffico, i progetti per la circolazione sono riassunti nel Put che ci chiede di normalizzare la caotica situazione della viabilità dalla rotonda dell’autostrada fino alla bretella che porta a Schio. Un’opera che richiede l’allargamento delle corsie e un sottopasso sotto alla grande rotonda. Nel caso di realizzazione di quest’opera ha senso quindi riprendere a pieno titolo la concretizzazione della Bretellina Nord o variante alla 349 sopra Eurospin, che allora risulterà sicuramente utile. Ricordo però che sono opere sovracomunali che richiedono l’intervento di Provincia ed enti superiori. La bretella dall’autostrada verso la Gasparona sgraverà la viabilità della zona industriale di Thiene. Le bretelle sovracomunali vanno discusse di concerto con gli altri comuni: finora, da decenni, tutte le amministrazioni comunali limitrofe hanno sempre dato parere negativo.
Per quanto riguarda il commercio bisogna essere onesti e dire che per legge le medie strutture con superficie di vendita fino a 1500 metri quadrati possono insediarsi in tutto il territorio comunale. E’ necessario concordare un regolamento sull’arredo urbano che valorizzi l’immagine del centro storico coinvolgendo commercianti e residenti, anche alla luce di eventuali investimenti che dovranno sostenere per l’acquisto di nuovi arredi. I dati eCommerce riportano un più 21% nel 2021 rispetto al 2020. Anche a causa della pandemia, che ha evoluto il digitale. Il commercio si deve quindi adattare ai nuovi tempi organizzando un piano di marketing di prossimità, un marketplace urbano, l’home delivery cittadino. L’attuale amministrazione ha prorogato il mantenimento dei plateatici fino a fine giugno, personalmente mi impegno a farlo per altri sei mesi, poi la questione va ridiscussa con Ascom.
A Thiene ci sono 1.467 parcheggi nel centro storico, quindi non è un problema trovare un posto auto libero. La zona che più mi sta a cuore è Galleria Garibaldi, per la quale abbiamo stanziato denaro ma, è privata e i condomini non si sono accordati. Abbiamo pure chiesto che la proprietà vada al comune ma attendiamo risposte. Gli affitti che devo essere calmierati, l’Imu ha aliquote già differenziate. Per quanto riguarda la tassazione l’Imu ha già aliquote differenziate e la Tari si deve pagare in base ai rifiuti prodotti”.
C’è qualcosa che vuole cambiare rispetto all’amministrazione del sindaco Casarotto? E cosa porterebbe avanti con particolare attenzione e impegno?
“Giovanni Casarotto è stato un grande sindaco che si è speso in tutti questi anni per la sua città. Sono onorato di aver fatto parte della sua Giunta per dieci anni e ho imparato molto da lui. Questo bagaglio è un punto di forza, ma raccogliere il suo testimone deve rappresentare anche un cambiamento. Viviamo in una società che muta di giorno in giorno, le variabili sono molteplici e un buon amministratore deve essere attento alle nuove criticità e in grado di poterle gestire con estrema flessibilità. Provengo da 42 anni di lavoro nel privato, ho una visione strategica e molto pragmatica, che mi aiuterà a rendere l’ente istituzionale più fluido e meno burocratizzato”.
Pensando ad una Thiene del futuro, quale sarebbe un progetto importante da avviare? Quale sarebbe il primo provvedimento che porterebbe in consiglio comunale?
“Dare spazio e fiducia ai giovani. I giovani escono da due anni di pandemia che hanno avuto effetti psicologici devastanti e che ha aumentato esponenzialmente le dipendenze comportamentali, come quelle dal gioco d’azzardo, dai videogiochi e dalla pornografia. Bisogna dar loro fiducia, ascoltarli e promuovere delle azioni di empowerment, cioè quel processo di crescita, basato sull’incremento dell’autostima, dell’autoefficacia e dell’autodeterminazione per far emergere risorse latenti. Nel nostro programma elettorale è inserita l’istituzione del Consiglio dei Ragazzi e del Consiglio dei Giovani, in un’ottica rivolta proprio all’ascolto, alla condivisione delle idee e al rispetto delle difficoltà giovanili. E’ necessario diversificare le categorie culturali che devono accontentare tutta la cittadinanza e non solo di una ristretta cerchia di persone che tende ad allontanare sempre di più le nuove generazioni. E’ essenziale avviare progetti di ricerca, selezione e diffusione, indirizzati ad esaltare le capacità e le competenze di tanti giovani creativi e produttivi. Vanno favoriti la diffusione di spazi/centri giovanili, anche parrocchiali in sinergia proprio con le parrocchie, che possano svolgere la funzione di luoghi di produzione culturale e creativa, mantenendo un collegamento con le opportunità che il territorio è già in grado di offrire e in modo particolare coinvolgendo prioritariamente i giovani esclusi dai percorsi istituzionali, i cosiddetti Neet. Con i fondi Pnrr è già allo studio la riqualificazione di Palazzo Cornaggia e dell’ex Agenzia delle Entrate, che deve diventare un campus per i giovani in cui si fa formazione, si creano competenze, studio e innovazione”.
L’eventuale squadra di giunta sarà composta da candidati presenti nelle liste, eletti o no, o potranno esserci figure esterne?
“Posso contare su una grande squadra che sta lavorando insieme a me con dedizione, entusiasmo, determinazione, coerenza. Al mio fianco ho una coalizione di cinque liste, una sintesi che accomuna esperienza, professionalità ed equilibrio. Con me ci sono molti volti nuovi ma anche persone che hanno condiviso con me un’esperienza amministrativa che ritengo positiva e virtuosa. Quindi ci sono tutte le caratteristiche che la squadra sia costruita all’interno della coalizione”.
Le “previsioni” e i calcoli raccontano di un possibile ballottaggio tra Michelusi e Benetti. In tal caso chi vorrebbe avere con lei? E nel caso al ballottaggio ci andasse Giulia Scanavin contro Benetti, lei chi appoggerebbe?
“Per coerenza io rimango da solo. Il mio è un discorso etico: adesso tutti sono contro e poi per magia si va a braccetto e tutti amici per la pelle? Io preferisco l’onestà intellettuale. Essere falso o ipocrita non fa parte della mia cultura, della mia storia e del mio carattere”.
Perché un elettore dovrebbe votare Giampi Michelusi?
“Perché ho già fatto 11 anni di pubblica amministrazione, conosco i problemi e mi confronto quotidianamente con tutta la macchina organizzativa comunale che conosco perfettamente. Le variabili sono molteplici e un buon amministratore deve essere attento alle nuove criticità e in grado di poterle gestire con estrema flessibilità. Un sindaco deve avere tanto tempo e metterci anima, corpo e soprattutto cuore. Un Sindaco deve avere concretezza, realismo e onestà, anche intellettuale. L’onestà intellettuale deve essere un punto fermo e non un spot elettorale. Io perseguo la centralità della persona e il mio obiettivo è quello di una città in cui le persone vivono bene grazie a molteplici servizi. Questo è possibile se ci sarà una continuità all’esperienza collaudata con rinnovato entusiasmo e con la necessaria affidabilità che il mio gruppo rappresenta. E’ una prerogativa importante in questo particolare momento di transizione che necessita di avere un Sindaco operativo già dal giorno dopo le elezioni, per poter portare avanti ed implementare i progetti predisposti, mettendo così a frutto le grandi e impegnative opportunità del Pnrr”.