Enrico Letta a Thiene. “Stop a stage e tirocini gratuiti. Scandalosi, il lavoro va pagato”
“Basta con tirocini e stage gratuiti per i giovani, sono scandalosi, il lavoro deve essere pagato”.
La tappa a Thiene di Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, si è tenuta al Sanga Bar, l’esperienza di inserimento lavorativo di ragazzi con disabilità dell’Engim. Qui è stato accolto da don Fidenzio Nalin, direttore del Patronato, e dal presidente Raffaello Fortuna: “Abbiate attenzione alle piccole realtà che lavorano perché i giovani non si perdano: sono come le fionde di Davide” gli ha chiesto don Fidenzio.
E sui giovani e il loro ingresso nel mondo del lavoro infatti si è soffermato anche il segretario del Pd, giunto a Thiene per sostenere il candidato sindaco Gianantonio Giampi Michelusi. “Escono troppo tardi di casa perché non sono in grado di mantenersi e il nostro compito è restituire un Paese accogliente che consenta loro di garantirsi un futuro”.
Il rappresentante del Partito Democratico, di passaggio durante il tour elettorale che lo vede impegnato oggi anche a Padova e Verona, vuole affondare il colpo in una Regione dove il suo partito fatica ad essere leader.
Ci crede e con Michelusi condivide non solo la preoccupazione per le nuove generazioni, ma anche quella per chi è più anziano, “che dovrebbe godere i frutti di una vita di impegno e lavoro e invece molti settantenni si trovano oggi sulle spalle anche tre generazioni”.
Presente al Patronato San Gaetano accompagnato dal consigliere regionale Giacomo Possamai, dal candidato consigliere e attuale assessore del Pd Andrea Zordan e da una nutrita schiera di rappresentati locali del partito, Letta ha parlato davanti ad un centinaio di persone, lodando l’esperienza dell’Engim (“realtà straordinaria che conosco perché a Roma tutti e tre i miei figli frequentano società sportive murialdine” ha raccontato) sottolineando che per lui l’esperienza nell’amministrazione locale. “Gli impegni politici ad alti livelli sono gravosi, mettersi a disposizione del governo ella propria città è entusiasmante. Fare il sindaco per me è l’esperienza politica in assoluto migliore”. Per il segretario nazionale del Pd “il futuro del lavoro è basato sull’incontro tra le persone, non si può pensare solo allo smart working. Abbiamo bisogno di vedere i nostri compagni di lavoro”.
Un’Italia più accogliente per le nuove generazioni, che dia serenità anche agli anziani e a chi è a fine carriera lavorativa, un Paese inclusivo in grado di dare risposte e creare opportunità per il futuro.
A Thiene Letta ricorda i suoi anni in Francia come docente, quando dopo il famoso “Enrico stai sereno” di Matteo Renzi si ritrovò fuori dal partito e, per sua stessa ammissione, era convinto che sarebbe rimasto fuori dal mondo politico per sempre.
E’ rientrato dalla porta principale, al timone del secondo partito in Italia (secondo gli ultimi sondaggi) e che sta alla larga dai populismi di Matteo Salvini e Giorgia Meloni.
Per farlo, sa di dover puntare sui giovani: “Dobbiamo dare le chiavi del Paese in mano ai ragazzi. Ma questo può avvenire solo se quando cominciano a lavorare diamo loro uno stipendio vero. Per come stanno le cose oggi, il primo lavoro decente i ragazzi lo trovano quando è già troppo tardi. Non possiamo far loro cominciare la vita facendoli lavorare gratuitamente, è insopportabile e intollerabile e dobbiamo eliminare gli stage e i tirocini gratuiti. Lo stage è utile ma per l’ingresso nel mondo del lavoro c’è l’apprendistato, che non può essere gratuito”.
Soddisfatto dell’appoggio del segretario nazionale del Pd il candidato sindaco thienese, che ha condiviso quanto detto dall’ex premier. “Sono preoccupato per i miei nipoti e per tutti i giovani – il pensiero di Michelusi –. Escono da due anni di pandemia, didattica a distanza, troppo chiusi in casa e in balia di un uso esagerato di tecnologia. Spero per loro che il futuro si apra con prospettive rosee”. E in merito alle prossime elezioni: “Per quanto riguarda me, anche se la matematica non è dalla mia parte, spero di vincere al primo turno”.