“Faccio rivivere l’arte di mio nonno”. La passione di Rudy Moro per l’arte della corderia
È spigliato e ama la musica anni ’60. Rodolfo Moro (Rudy per gli amici), di passione però ne coltiva anche e soprattutto un’altra: l’arte della corderia, che è una tradizione di famiglia e che ha raccontato ai microfoni di Radio Eco Vicentino.
Rudy è infatti l’anima del laboratorio-museo l’Antica Corderia Famiglia Verona a Thiene per la lavorazione della canapa, di proprietà della sua famiglia: è l’unico esempio ancora esistente, a testimonianza di un’attività artigianale che ha le sue radici nel ‘700, nella Serenissima Repubblica di Venezia. Una laurea in economia all’Università Ca’ Foscari e un amore viscerale per Venezia (perchè niente succede a caso), Rudy ha imparato presto a filare la canapa a mano per creare corde nel laboratorio del 1789. Da pochi anni ha anche sistemato l’antica officina del nonno Francesco Verona, morto 32 anni fa, conosciuto come Barba Sogáro.
L’attrazione per questa arte non poteva, quindi, che essere totale fin da piccolo: è nata proprio nel giardino lungo e stretto dove vedeva i nonni intenti nella filatura a mano. Un’infanzia “bellissima”, come la definisce lui stesso. “All’inizio, quando ho imparato, non sapevo a cosa servissero gli attrezzi. Andavo alla cieca”, racconta, spiegando l’attività dell’antico telaio realizzato con materiali di recupero, quali le travi di un vecchio soffitto e la ruota di un carro.
Rudy ha iniziato così a realizzare lavori richiesti da architetti, modellisti navali e gruppi storici.
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La passione per l’arte della corderia, va detto, non è oggi la sua professione: due anni fa Rudy infatti si è iscritto a un corso dell’Università del Gusto di Vicenza e ora lavora nell’ambito alimentare.
La cordatura, però, gli è rimasta nell’anima ed è un’arte che continua ad affascinarlo e a impegnarlo: è lui a tramandare la storia secolare familiare della filatura, raccontandola a chi va a trovarlo e alle scolaresche che arrivano qui da tutto il Veneto e non solo. “L’officina è diventata un museo funzionante – spiega – e con lo stesso obiettivo partecipo ogni anno alla rievocazione storica del Mercato Rinascimentale Europeo di Thiene”.