Famiglia di profughi dall’Afghanistan arrivata a Thiene. Sindaco: “disponibili ad accogliere”
Il sindaco di Thiene Giovanni Casarotto ha reso noto ieri l’imminente arrivo in città di una famiglia afghana fuggita dallo stato asiatico dopo i recenti sconvolgimenti e il colpo di stato dei talebani. Si tratta di un un unico nucleo composto da 6 persone, con ogni probabilità parte dei quali minori, che sarà ospitato in un appartamento individuato e già predisposto per l’accoglienza di cittadini stranieri bisognosi di aiuto. In questo caso verso l’Italia, dopo una tempestiva quanto dolorosa fuga dalla propria casa e dalla madrepatria.
Una notizia che ha colto un po’ di sorpresa anche l’amministrazione comunale thienese, ben disposta verso l’accoglienza a fini umanitari ma che si accingeva a sedersi al tavolo con il Prefetto di Vicenza per concordare le modalità di distribuzione nel territorio degli aiuti in genere e dell’ospitalità ai profughi in arrivo dall’Afghanistan, il cui trasferimento in Italia via cielo è avvenuto nei giorni scorsi.
Massima circospezione e riserbo garantito riguardo sia all’identità delle persone che da ieri sono giunte a Thiene e sul luogo di residenza. Con la raccomandazione diffusa a lasciar loro il tempo di ambientarsi evitando qualsiasi tipo di contatto non richiesto, stampa locale implicitamente compresa. Il sindaco è stato informato della decisione dalla Prefettura lunedì sera, il giorno antecedente all’affidamento della famiglia. Nel Vicentino è attesa qualche decina di afghani sui circa 5 mila sbarcati in Italia nelle due settimane precedenti.
“La notizia mi aveva preso un po’ alla sprovvista – confida Casarotto – anche perché ieri pomeriggio alle ore 16 era già programmato da giorni un incontro tra i Comuni maggiori della nostra provincia per definire, appunto, i dettagli e le disponibilità per l’accoglienza dei profughi afghani. Ciò detto credo che come Città di Thiene abbiamo il dovere di dimostrare nei fatti la nostra disponibilità all’accoglienza e anche sulla scia di quello che ha detto nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la solidarietà si deve dimostrare con azioni concrete e non solo a parole. Do dunque il benvenuto, a nome dell’intera Città di Thiene, a questi primi sei profughi afghani che ospitiamo ben volentieri.
Thiene cercherà di garantire loro riservatezza e serenità dopo un’esperienza di profonda angoscia e frustrazione, a cui seguirà in questi giorni l’impatto in una realtà sociale con lingua, abitudini e costumi diversi dalla loro cultura, lasciando loro il necessario tempo di ambientamento. “Non trovo opportuno in questa fase – conclude così il messaggio il primo cittadino thienese – dare notizie più puntuali sulla dislocazione di questa famiglia afghana, perché ritengo che abbiano bisogno di essere lasciati tranquilli, considerando quello che hanno passato in questi ultimi giorni. Dobbiamo rispettare la loro privacy. Avremo occasione di riceverli e ascoltarli fra qualche giorno quando si saranno ambientati”.