Giovedì l’addio a Giordano Pertile, l’alpinista thienese precipitato domenica sul Cadore
Dalle montagne del Cadore la salma di Giordano Pertile si avvia a tornare a Thiene, dove ha vissuto sin da bambino e che giovedì lo saluterà dal Duomo, nel cuore della sua città. E’ stata ufficializzata ieri all’indomani della disgrazia la data dell’esequie del 48enne alpinista vicentino, vittima di un incidente di montagna nella tarda mattinata di domenica mentre, in compagnia della fidanzata Elena, stava arrampicando su una parete di roccia.
La coppia si trovava in fase di salita lungo la via Dallago, sulla Gusela di Giau, un tracciato impegnativo ma di sicuro alla portata di esperti come del resto era già da tempo Giordano. Domenica era lui primo di cordata ed è scivolato per cause ancora non del tutto chiare, un attimo di distrazione. Forse un appiglio sfuggito ne ha determinato lo “strappo”, la caduta per circa 40 metri e il forte impatto fatale sugli spuntoni di pietra sottostanti.
La compagna, incredula e attonita, non ha potuto rimanere inerme e chiamare i soccorsi e attendere disperata il loro arrivo, senza che il 48enne desse alcuna risposta ai suoi richiami. Giordano Pertile è verosimilmente morto sul colpo. La Procura della Repubblica competente per il territorio bellunese non ha ritenuta necessaria l’autopsia, ritenendo sufficientemente chiare le dinamiche dell’incidente di montagna. Nonostante l’esperienza pluriennale alle spalle da alpinista, l’attrezzatura adeguata e il fisico allenato, la meticolosità nel prepararsi e la prudenza su cui gli amici di arrampicate garantiscono parlando di lui, un inevitabile margine di rischio per gli scalatori rimane sempre presente ed è costato la vita al thienese.
A centinaia sono visibili i messaggi di affetto nei confronti del 48enne, e anche di profondo cordoglio per una famiglia di commercianti assai conosciuta nell’Altovicentino: i genitori Guido e Carla Maria sono stati a lungo titolari del punto vendita Hobby Legno al confine tra Thiene e Sarcedo. L’unico figlio era amministratore delle proprietà di famiglia, mentre il tempo libero lo dedicava spesso nei week end alle specialità “in quota”: dallo sci alpino al trekking all’alpinismo e, appunto, l’arrampicata.
In tanti tra gli amici e i compagni di mille avventure e scampagnate in bici o con gli sci ai piedi saranno presenti giovedì mattina alle 9.30, nella casa del Signore più capiente della città, per accompagnarlo ancora più in alto delle vette che Giordano amava profondamente, per quanto con gli occhi lucidi e il cuore affranto per la sua prematura scomparsa. Domani, alle 18 sempre in Duomo, sarà recitata la preghiera del rosario.