Il rombo delle moto e il fragore di applausi per salutare “Ciano” dal cuore della città
Il saluto a Luciano Cavedon, prima dell’ultimo viaggio, lo hanno voluto celebrare con sgasate dalle selle delle motociclette e gli applausi forti e prolungati per chi attendeva in silenzio l’uscita del feretro dal Duomo di Thiene. Hanno simbolicamente fatto a gara, così, i rombi dei motori e i battiti di mani per rendere omaggio al caro amico “Ciano”, levandoli al cielo su invito del fratello maggiore Franco, che con un significativo ed energico gesto ha richiesto a tutti i presenti sul sagrato di applaudire più forte.
Erano in centinaia, amici e clienti dell’officina e concessionaria di famiglia di Zanè, ma anche gli sportivi come lui compagni di corse, nuotate e pedalate in bicicletta. Tutti per ricordare una persona piena di vita con affetto e trasporto, e riservare un abbraccio ai familiari affranti dal dolore per la morte del 49enne, avvenuta domenica sera a Valli del Pasubio.
A tre giorni e mezzo dalla tragica notizia che ha travolto i cari di Luciano, il lutto è stato condiviso da più parti: oltre il migliaio di persone presenti alle esequie, in una giornata in cui il sole cocente non è bastato per asciugare le lacrime.