Le dimissioni della Protezione Civile piombano sulla città, Zavagnin: “Spieghino loro ragioni”
La notizia è balzata agli occhi dell’opinione pubblica soltanto il 24 giugno quando la città si stava preparando per il gran finale della tradizionale Sagra di San Giovanni Battista, ma le dimissioni dei cinque componenti della Protezione Civile Comunale di Thiene erano state protocollate più di una settimana prima.
Una settimana che non è servita a ricucire le posizioni con l’Amministrazione Comunale quale responsabile diretta dell’associazione di volontari, ma se possibile a rendere ancor più profondo il solco visto il silenzio che quest’ultima avrebbe mantenuto in prima istanza.
E se nella comunicazione che annunciava l’addio del Direttivo non si fa menzione alle motivazioni che avrebbero portato all’addio, raggiunti telefonicamente i volontari si sbottonano e raccontano di un rapporto con il Comune ed in particolare con l’assessore preposto Nazzareno Zavagnin non più sostenibile, un cumularsi di situazioni che avrebbero di fatto reso le dimissioni la naturale conseguenza: “Quando alcuni volontari del nostro Gruppo sono intervenuti in ambito emergenziale durante la recente alluvione in Emilia Romagna, non è stato rilevato alcun interesse da parte dell’Amministrazione Comunale rispetto agli interventi effettuati – spiegano dalla Protezione Civile – e la mancata presenza di almeno un rappresentante comunale all’assemblea indetta per il 5 giugno con ordine del giorno che prevedeva un resoconto rispetto a quella attività molto significativa, ha profondamente deluso l’intero gruppo dei volontari”.
Solo un episodio ma non l’unico secondo la Protezione Civile, che riferisce anche di un irrigidirsi dei rapporti dopo che, convocata per un servizio specifico all’interno della Sagra e rilevate nell’occasione una serie di criticità messe nero su bianco al punto da sospendere la propria iniziale disponibilità, si sarebbe sentita redarguire in un’escalation di incomprensioni causa perciò dell’estremo gesto di rinunciare al proprio mandato: “Teniamo a precisare – chiosano i membri dell’ormai ex direttivo – che essere volontari di Protezione Civile significa aiutare il prossimo con il solo scopo di fare del bene senza badare a colori politici o altro che sia: il Gruppo si è sempre messo a disposizione dell’Amministrazione Comunale, anche con mansioni non strettamente previste dalle normativi vigenti. Evidentemente non è bastato”
Parole che si discostano e non di poco dal pensiero dell’assessore Zavagnin che con fare schietto e apparentemente ruvido non nasconde invece l’amarezza di un gesto ancora non compreso: “Io ancora non ho ben chiaro quali siano le situazioni che abbiano portato il direttivo a questa conclusione – spiega il referente ai Lavori Pubblici e mobilità urbana, Politiche ambientali e appunto Protezione Civile – ma so di per certo che non mi si può rimproverare la scarsa vicinanza o la poca presenza perché io sono a disposizione giorno e notte col massimo delle mie capacità. Mi permetto, senza spirito polemico ma con la volontà di esprimermi con la chiarezza che penso tutti mi attribuiscono, che forse c’è bisogno di una Protezione Civile dove mail e puntigli e operazioni di mera facciata lasciano piuttosto spazio all’operatività e a quella collaborazione alla quale credo tutti aspiriamo per il bene di Thiene. Per parte mia comunque nessun rancore: poi che un po’ ci sia il dubbio che, viste le scelte operate da alcuni del Direttivo in tempo di elezioni comunali, una qualche strumentalità politica vi sia, beh, sarei ipocrita a dire il contrario. In ogni caso a breve convocheremo un incontro e vedremo: si renderà probabilmente necessario indire nuove elezioni e lo faremo applicando quanto previsto da statuto, comunque non prima, lo ribadisco, di un necessario e franco confronto.”
L’intervento della minoranza
A stretto giro intanto è arrivata anche l’interrogazione della minoranza capeggiata da Manuel Benetti, preoccupata delle improvvise dimissioni di un’associazione ritenuta strategica e nei confronti della quale l’opposizione riserva parole di sincera riconoscenza, criticando al contrario le posizioni attribuite direttamente al Sindaco Michelusi ‘reo’ di aver tacciato il Direttivo della Protezione Civile di essersi comportato in modo politicizzato: “Chiediamo se non sia opportuno chiarire tempestivamente le motivazioni che hanno spinto i volontari a questa decisone – scrivono Benetti, Cunico, Busin e Chiarello – e cosa l’amministrazione intenda fare per sopperire ai preziosi servizi erogati qualora tali dimissioni vengano confermate”.