Le memorie sulla Grande Guerra di un prete thienese in dono a 800 “maturandi”
Radici di Thiene di un secolo fa e oltre, raccontate e racchiuse in un volumetto tornato alla luce quasi per caso, e divenuto inestimabile testimonianza della Grande Guerra così come si e vista e vissuta tra la pedemontana e l’altopiano di Asiago. Parole e pensieri scritti sotto forma di diario che un sacerdote vicentino, don Ermanno Gasparella, nel 2023 oltre un secolo dopo dati in dono ad inizio anno scolastico agli studenti delle classe quinte superiori di quattro istituti anch’essi con radici solide nella città altovicentina. Ottocento ragazzi e ragazze che si stanno avvicinando al diploma di maturità.
L’allora giovane sacerdote, tra 1915 e il 1918, aveva affidato alle pagine la cronistoria di quanto stava avvenendo a Thiene, stampate in una prima edizione, andata perduta, e in una seconda pubblicata (e rivisitata) nel 1928, questa venuta alla luce in una delle poche copie grazie al “fiuto storico” di Gianni Periz. Proprio l’appassionato di storia degli Alpini che di recente, nel corso delle celebrazioni pubbliche della festa del IV Novembre 2022, ne aveva letto un passo di fronte ai giovani presenti.
Da qui l’idea di una ristampa moderna, con quella aggiuntiva di farne un insegnamento da cui gli studenti possano trarre spunti di riflessione, consapevolezza della storia della propria terra, e una fonte di crescita personale. Istanze e significati che subito il Comune di Thiene e il polo altovicentino di Confindustria Vicenza hanno abbracciato con i giovani di Thiene e dintorni, condividendo con loro riscoperta di un volumetto storico prezioso “Come si visse la guerra al fronte Thiene-Asiago – Memorie storiche 1915-18“.
“Come si visse la Guerra al fronte di Thiene-Asiago di don Ermanno – spiega Periz – è il titolo di un piccolo libro che racconta la Grande Guerra vissuti dai cittadini di Thiene dal 1915 al 1918. È uno spaccato di storia difficilmente ritrovabile altrove. L’impostazione del libro e le descrizioni sono chiari e facili da comprendere – continua l’esperto di storia degli Alpini – e l’autore con estrema sintesi mette in evidenza le doti dei cittadini di Thiene di allora. Vorrei consigliare i giovani di leggerlo e soprattutto di ripercorrere oggi quelle strade e quei luoghi così ben descritti, dai primi bombardamenti aerei all’arrivo in zona del Re, al passaggio delle colonne di militari e dei migliaia di profughi disperati che scendevano dagli altipiani. Bisogna sapere cos’è accaduto e non dimenticare: l’amore per la propria città deve cominciare dal conoscere la propria storia“.
Il progetto culturale, nella sua fase ideativa, ha trovato subito l’appoggio pieno da parte degli amministratori locali. “Con Gianni Periz – ha spiegato il sindaco Giampi Michelusi – abbiamo convenuto sulla necessità che una testimonianza così importante ad opera di un thienese, scritta in forma scorrevole, ricca anche di un inquadramento storico delle vicende narrate, fosse riscoperta e riconsegnata ai giovani. L’iniziativa ha trovato la pronta risposta di Confindustria che si è resa disponibile a finanziare le ristampe. Il volumetto, che ora doniamo a ciascun allievo di quinta, vuole essere un utile e avvincente strumento di conoscenza personale della storia del territorio, fruibile anche a livello didattico per una proposta di percorso più ricca da compiere in classe“.
“Credo che sia importante, oggi ancor più di ieri, – è il commento della Presidente di Confindustria Vicenza Raggruppamento Alto Vicentino, Silvia Marta – che le generazioni conoscano e abbiano memoria di ciò che ha significato la Grande Guerra per la nostra terra, per chi si trovò a combatterla in prima linea e per chi visse quegli anni tragici nei paesi più vicini al fronte. Come Confindustria dell’Alto Vicentino abbiamo sostenuto la pubblicazione e la diffusione tra gli studenti di questo libro, perché è un diario prezioso che racconta come Thiene attraversò una delle grandi tragedie umane del secolo scorso, una guerra che chiamò a un triste destino tanti ragazzi che, come i loro coetanei di oggi a cui quest’opera è rivolta, si affacciavano alla vita pieni di speranze e di sogni. Ma ricordare il dramma della guerra – di qualsiasi guerra – deve servire anche e soprattutto a ricordare a tutti noi il valore superiore e universale della pace e della convivenza tra popoli, che purtroppo la realtà di tutti i giorni ci costringe a vedere troppo spesso calpestato. L’auspicio è che queste pagine aiutino a riscoprire questo valore, e a formare le coscienze di quei giovani ai quali abbiamo il dovere di lasciare la speranza di un futuro migliore“.
“Lastoria serve a dare un senso alla nostra vita e al futuro, perché ci permette di conoscere le nostre radici – ha detto la Consigliera con delega alla Pubblica Istruzione, Nicoletta Panozzo – . Amare la propria città vuol dire conoscere gli adulti significativi della città che insegnano a collocare le proprie radici. Questo costruisce un dialogo tra generazioni“.
L’AUTORE. Dedicato al fratello Orazio, il diario disegna una panoramica sulla Prima Guerra Mondiale vista dall’angolazione di chi viveva a Thiene, cittadina proprio a ridosso dell’area dei terribili combattimenti che imperversavano sull’Altopiano. L’opera è arricchita da foto d’epoca. Don Ermanno Gasparella nacque a Thiene il 7 febbraio 1887 e si dedicò da novizio alla scrittura delle memorie. Fu ordinato sacerdote nel 1914 e partecipò anche alla Prima Guerra Mondiale. Dedicò un’attenzione particolare ai giovani. Nel 1927 fondo “Il Santo della Provvidenza”, periodico esistente tutt’oggi. Nel 25° di ordinazione donò alla Parrocchia di Thiene l’altare maggiore in marmo. Morì il 25 giugno 1944 all’età di soli 57 anni.